Alibaba, dal 2019 si chiude l’era Jack Ma

Dopo 20 anni al comando il fondatore lascia la presidenza. L'intervista a Manfredi Minutelli sulle possibilità per il food italiano sulla grande piattaforma

È ufficiale: Jack Ma ha innescato il countdown per il suo ritiro dalle scene di Alibaba, la piattaforma per il commercio elettronico che ha realizzato quasi 20 anni fa e che ora vuole lasciare in gestione ai suoi manager più fidati. Il suo posto di presidente, a partire dal 10 settembre 2019, passerà a Daniel Zhang, l’attuale amministratore delegato prescelto come successore.

LA SVOLTA PER ALIBABA

La data scelta non è casuale: proprio quel giorno la società festeggerà i 20 anni di vita, quelli che vanno dalla fondazione in un appartamento di Hangzhou al consolidamento come maggiore piattaforma cinese di commercio online, forte di quasi 10 miliardi di dollari di utili e ben 768 miliardi di dollari di valore delle merci intermediate (dato aziendale). Il fondatore, 54 anni, non lascerà del tutto le leve del potere: resterà in consiglio d’amministrazione fino al 2020 e all’interno dell’Alibaba Partnership, una sorta di ‘senato’ costituito da oltre una trentina di manager di lungo corso della società nato per esercitare il controllo sulle attività del gruppo, compresa la cooptazione di una parte dei membri del consiglio d’amministrazione. La decisione (“non voglio morire alla scrivania, ma su una spiaggia” avrebbe detto Ma con una buona dose di sarcasmo), per quanto piuttosto forte, non dovrebbe causare molti contraccolpi, sia per l’uscita soft del fondatore, che si dedicherà ad attività filantropiche e tornerà al amato insegnamento, da cui era partito, sia perchè la squadra di manager cresciuti in questo ventennio dovrebbe assicurare continuità nello sviluppo.

IL FOOD ITALIANO IN CINA

Proprio nei giorni dell’addio di Ma, Alibaba siglava in Italia un importante accordo di collaborazione con l’Ice per la creazione del portale ‘HelloITA’ all’interno delle piattaforme Tmall e Tmall Global, dedicate ai consumatori finali. In quell’occasione Food ha intervistato il responsabile in Italia per il food & beverage Manfredi Minutelli sulle possibilità per l’alimentare italiano nella grande piattaforma cinese. I settori che tirano maggiormente, come afferma Minutelli, adesso sono il latte, il vino e il caffè.

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