‘Le Metamorfosi del gusto’ è l’evento durante il quale, al Balsamico Village di Carpi il 13 settembre scorso, si sono trovati a dibattere rappresentanti delle istituzioni, della cultura e grandi chef sui mutamenti del gusto globale e sulle scelte necessarie per la tutela delle eccellenze del Made in Italy. Un incontro che, nell’anno dedicato al cibo italiano, è avvenuto in quello che è l’unico parco al mondo dedicato ad un prodotto agroalimentare di origine tutelata. Tra i temi centrali dell’incontro, in che modo le eccellenze enogastronomiche siano cruciali non solo per l’economia produttiva ma anche per la tutela e la valorizzazione del territorio.
ACETO BALSAMICO E ALTRE ECCELLENZE
“Un giorno sono venuti in visita dei giapponesi,” ha raccontato Armando de Nigris (nella foto insieme a Pepe e Sgarbi), presidente dell’omonimo gruppo e padrone di casa, “e mi hanno chiesto quali giardinieri curassero i nostri campi. Giardinieri, perché ai loro occhi il nostro paesaggio appariva come un’opera d’arte”. Questo aneddoto riassume efficacemente il tema dell’evento e il motivo per cui fossero lì convenute personalità di ambiti così diversi, dalla politica, all’università, dall’arte alla cucina. A fare da contrappunto le parole di Vittorio Sgarbi che, nella sua lectio magistralis, ha definito un piatto di tortellini “opera d’arte perfetta”. In questo contesto, Aceto Balsamico e Pizza napoletana, così diversi in tutto, hanno in comune l’ampiezza del patrimonio culturale che li ha prodotti e le potenzialità in termini di contributo alla crescita dell’intero sistema Italia.
TUTELA E PROMOZIONE: I COMPITI DELLE ISTITUZIONI
Per le istituzioni sono intervenuti il sottosegretario alle Politiche agricole Alessandra Pesce, l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli e il sindaco di Carpi Alberto Bellelli. “Dobbiamo individuare gli strumenti più efficaci per difendere le nostre eccellenze, anche sul piano internazionale, da fenomeni come l’italian sounding e l’agropirateria. Solo in questo modo potremo valorizzarle appieno” ha detto Alessandra Pesce, esponente di un ministero che, in seguito alla recente riforma, si occuperà anche di Turismo. Ed è proprio il turismo enogastronomico uno dei possibili snodi del valore aggiunto delle eccellenze.
TRA PRODOTTO E TERRITORIO
La promozione, come ha sottolineato l’assessore Caselli, “passa dal pieno riconoscimento del rapporto tra prodotto e territorio”. È in questo senso che Alfonso Pecoraro Scanio ha raccontato il percorso che ha portato l’Arte del pizzaiuolo napoletano tra i Patrimoni Unesco: “Ho capito che era indispensabile un riconoscimento perché ogni volta che andavo in America mi chiedevano: ‘Come si dice Pizza in italiano?’”. Di questa arte, a fine serata, i convenuti hanno avuto un assaggio grazie a Franco Pepe, considerato il miglior pizzaiolo al mondo, che ha proposto pizze impreziosite dall’Aceto Balsamico de Nigris, insieme alle creazioni del giovane chef stellato Luigi Salomone.