Il CdA La Doria, il gruppo leader nella produzione di conserve di pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della GDO, rende noti i numeri del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018: nei primi nove mesi di esercizio sono cresciuti, tra gli altri, il fatturato, i volumi e l’attività di trading. Ed è pronto un ingente piano d’investimenti quadriennale per le infrastrutture.
SU IL FATTURATO E LE VENDITE
A cambi costanti, il fatturato del player campano ammonterebbe a 515,8 milioni di euro (+2%). Soprattutto grazie a un soddisfacente incremento dei volumi venduti. La marginalità registra un calo imputabile principalmente alla flessione dei prezzi di vendita relativi all’attività industriale e ai maggiori costi della campagna di trasformazione del pomodoro che hanno impattato sul terzo trimestre. Buone le performance della “Linea rossa” e della “Linea Legumi e vegetali” (a parità di cambio rispettivamente +4.4% e +3.5%). Più stabile la “Linea sughi”. In aumento anche le vendite delle “Altre Linee” (trading) con +5.3% a cambi costanti. Perde quota, invece, la linea frutta (-10.4% a parità di cambio) a causa principalmente di minori vendite di succhi sul mercato domestico. All’estero è stato destinato l’80% delle vendite (+3.7% a cambi costanti).
LA DORIA GUARDA AVANTI
In un contesto di mercato caratterizzato da una concorrenza molto accesa, il Gruppo ha varato un ingente piano quadriennale da 115 milioni di euro. Le finalità? La razionalizzazione dei siti industriali, l’ampliamento e l’automazione dei magazzini, l’aumento dell’efficienza industriale e della logistica; con l’obiettivo di essere ancor più competitivi nei costi. A fine settembre le attività produttive dello stabilimento di Acerra sono cessate e la produzione dei sughi pronti è stata concentrata nel sito di Parma.