Sul prezzo del latte sardo c’è l’accordo. Il tavolo convocato dal prefetto di Sassari Giuseppe Marani ha chiuso un’intesa che prevede 74 centesimi al litro, con l’impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano. Al vertice in prefettura hanno partecipato i rappresentanti dei pastori, le aziende di trasformazione con i rappresentanti del governo, della Regione Sardegna e delle associazioni di categoria.
LA VERTENZA SUL PREZZO DEL LATTE
Dopo un primo tavolo, sempre a Sassari, la vertenza sul prezzo del latte oggi era ripartita nell’incontro in prefettura dalla base dei 72 centesimi stabiliti dieci giorni fa e dal decreto firmato ieri dal governo, che ha stanziato 24 milioni di euro per sostenere la filiera lattiero-casearia della Sardegna.
IL TAVOLO DI FILIERA
Via libera inoltre al tavolo di filiera: la prima riunione è convocata il 15 marzo alle 10, sempre nella Prefettura di Sassari. La dirigenza del Consorzio Pecorino romano ha incontrato il prefetto di Sassari e il capo di gabinetto del ministero delle Politiche agricole, Luigi Fiorentino, e ha accolto la richiesta di istituire un tavolo per l’intera filiera dell’ ovi-caprino in Sardegna con pastori, industriali e associazioni di categoria.
PREZZO IN CRESCENDO SINO A NOVEMBRE
Il latte ovino verrà dunque pagato dai trasformatori ai pastori 72 centesimi al litro a febbraio e 74 centesimi da marzo sino a fine campagna, come acconto per il conferimento del prodotto appena munto. A novembre 2019, quando sarà il momento del saldo su tutto il latte prodotto e portato ai caseifici industriali e alle cooperative, il prezzo del conguaglio da corrispondere agli allevatori sarà calcolato in base al prezzo del pecorino romano rilevato alla Borsa di Milano, e seguendo una griglia crescente. La griglia prevede: 72 centesimi al litro per un prezzo del formaggio di 6 euro al chilo, 76 centesimi al litro per il pecorino a 6 euro e 50 centesimi, 83 centesimi con il formaggio a 7 euro, 90 centesimi per il pecorino a 7 euro e 50, 96 centesimi con il formaggio a 8 euro, 1 euro e 2 centesimi con il pecorino a 8 euro e 50 al chilo.