Indicod-Ecr, le richieste delle aziende al Governo

Indicod-Ecr, le richieste delle aziende al Governo

Vedono sempre più grigio all’orizzonte le aziende di produzione e di distribuzione del largo consumo: è quanto emerge dalla XIII edizione dell’Osservatorio economico Indicod-Ecr, che ogni sei mesi rileva il sentiment delle imprese associate.
Nella rilevazione di settembre 2011, l’indice generale di fiducia delle aziende passa da 103 della scorsa edizione (dicembre 2010) a 59. Così anche le aspettative sul futuro, che da 109 scendono a 63.
Le circa 1.100 aziende – campionate in un panel rappresentativo del mondo del largo consumo – che hanno risposto al questionario, hanno anche espresso il loro parere su quali strumenti potrebbero stimolare la crescita dei consumi e in che modo l’agire comune d’industria e distribuzione potrebbe contribuire a questo obiettivo.
“Tra le possibili iniziative realizzabili che il Governo che verrà dovrà attuare anche per il sostegno dei consumi grocery – commenta Marco Cuppini, direttore del Centro studi Indicod-Ecr – le imprese si sono espresse innanzitutto a favore della riforma fiscale e dell’intensificazione della lotta all’evasione. Al secondo posto vengono le liberalizzazioni, seguite da opportuni sostegni all’impiego femminile e giovanile e, per ultimo, il supporto alle famiglie a basso reddito per l’acquisto di prodotti grocery”. Infine, tra le iniziative di sistema da attivare, l’alternativa che riscuote maggior approvazione è l’attività congiunta dell’idm e della gdo per ridurre i costi logistici di filiera, e migliorarne il livello di efficienza.
Il trend economico del Paese
Le percezioni generali sugli indicatori macroeconomici, relativamente ai sei mesi trascorsi, sono tornate ai livelli del 2008: in media, il giudizio sulla situazione economica generale del Paese (valore dell’indice sulle percezioni degli ultimi sei mesi) è pari a 19,1. E anche le attese toccano un valore estremamente basso (42,7).
L’occupazione
Per l’occupazione si evidenzia una situazione altrettanto critica; negli ultimi sei mesi gli associati hanno registrato in termini assoluti un peggioramento sia nella percezione sia nelle aspettative.
Gli investimenti
Altrettanto negativo è il sentiment nei confronti degli investimenti. Il livello di quanto realizzato negli ultimi sei mesi e la previsione di quanto si realizzerà nei prossimi sei sono decisamente pessimistici: si passa rispettivamente da 120,7 a 75,6 e da 120,2 a 75,9.
Il giro d’affari e l’inflazione
A proposito della situazione economica della propria impresa, malgrado la predisposizione sia di solito più ottimistica, i risultati non sono positivi: nel primo semestre 2011, le imprese industriali dichiarano di aver vissuto un peggioramento del proprio giro d’affari; un po’ meno negativa sembra la situazione per la gdo benché si parli comunque di un risultato negativo. Per tutti, le aspettative per il prossimo futuro sull’andamento degli affari della propria impresa mostrano un ulteriore peggioramento.
Nell’insieme, il clima di fiducia espresso vede tutte le aziende mediamente allineate su una visione pessimistica della situazione attuale, e anche le aspettative crollano in tutti i comparti.
L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al +2,6% (dato Istat – mese agosto 2011): in linea con le aspettative dichiarate dagli associati. L’aumento dell’inflazione è frutto soprattutto del rincaro dei prezzi delle materie prime. Gli associati Indicod-Ecr si attendono un rialzo, sebbene più contenuto, anche dei prezzi relativi al proprio settore di appartenenza.

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