Da tanti anni è la roccaforte di Publix. La catena, di proprietà dei suoi dipendenti, guida infatti il mercato della Florida dall’alto dei suoi 799 store, portando inoltre avanti un ambizioso programma di ulteriore espansione. Ma, negli ultimi mesi, la sua storica leadership, o quantomeno il suo market share, deve fare i conti con un’ondata senza precedenti di investimenti da parte di vecchi e nuovi competitor. Lo stato del Sunshine, insomma, sembra diventare il principale terreno di sfida per i retailer americani. Persino più di quanto sta avvenendo nello stato di New York. Una dinamica che si lega anzitutto al rapido aumento della popolazione, cresciuta del 13% tra il 2010 e il 2018, fino a raggiungere quota 21 milioni di abitanti. In particolare, nelle aree metropolitane di Orlando, Fort Myers e Sarasota, il numero dei millennials ha registrato un incremento superiore al 10% in soli cinque anni. Altro fattore sicuramente importante riguarda lo stile di vita e la composizione della domanda alimentare. In Florida, ben più che altrove, i consumatori si mostrano attratti dai prodotti naturali e salutistici, nonché disponibili a tollerare rincari dei prezzi per assicurarseli.
LE MOSSE DELLE CATENE SPECIALIZZATE NEL BIO
Non a caso Lucky’s Market, player specializzato nel bio con 39 store in dieci stati, concentra ormai in Florida gran parte dei suoi piani di espansione. Qui ha appena inaugurato il suo diciannovesimo negozio e, per l’immediato futuro, annuncia propositi di crescita aggressiva. Sprouts Farmers Market, invece, ha da poco aperto il nono store nello stato e già progetta di aggiungerne altri. Così come, del resto, fa Earth Fare, arrivato a 14 negozi.
ARRIVA ANCHE KROGER
Nel frattempo, prosegue l’offensiva di Aldi, che possiede 130 negozi, dei quali 83 recentemente ristrutturati, grazie a un programma da 83 milioni di dollari. Lo scorso febbraio, poi, Kroger, dopo aver rimandato a lungo il suo ingresso in Florida, ha deciso di costruire un magazzino automatizzato tra Orlando e Tampa, nell’ambito della collaborazione con Ocado. La spinta, in questo caso, arriverà quindi anche dal canale e-commerce e non sarà certo marginale.
I PIANI DI WALMART
Nel lungo elenco dei big retailer molto attivi in Florida c’è ancora Southeastern Grocers, alle prese con un piano di ristrutturazione e conversione dei supermercati, dopo aver dichiarato bancarotta. Ultimo, ma non certo per importanza, è poi Walmart. Il gigante della distribuzione ad aprile ha svelato i piani per investire 173 milioni di dollari nel restyling di 34 store e in alcune nuove aperture. Da aggiungere ai 231 supercenters e 97 negozi di vicinato che già gestisce. Inoltre punta a ampliare i servizi di click&collect in 72 location e di consegna a domicilio in altre 63.