Just Eat in sposa a Takeaway.com, matrimonio nelle piattaforme online

I due big europei delle ordinazioni online (da non confondersi con il delivery) propongono una fusione che creerà il big mondiale del settore
Just Eat in sposa a Takeaway.com, matrimonio nelle piattaforme online

Amazon muove alla conquista di Deliveroo? L’olandese Takeaway.com e l’inglese Just Eat rispondono con un’operazione da oltre nove miliardi di euro che farà nascere il leader mondiale del delivery online. Se, per il momento, l’Antitrust inglese ha congelato l’investimento del gigante fondato da Jeff Bezos per vederci meglio, la sua mossa ha innescato la reazione dei concorrenti e la prima risposta non ha tardato ad arrivare. Takeaway.com e Just Eat hanno infatti stretto un patto che li porterà ad una maxi fusione se sarà approvata dai rispettivi azionisti. Un’operazione che potrebbe riaprire il risiko delle aggregazioni a livello mondiale e non solo europeo, anche in ottica difensiva rispetto agli appetiti di società come Amazon.

UNA PRESENZA COMPLEMENTARE

Le due società hanno una presenza decisamente complementare (solo la Svizzera si sovrappone) e questo non dovrebbe creare problemi di Antitrust. Al contrario permetterà al nuovo gruppo una copertura sostanzialmente europea con una leadership in mercati chiave quali Inghilterra e Germania, oltre che in mercati dal potenziale importante come l’Italia, la Francia e la Polonia. Fuori dal Vecchio Continente la società spazierà dal Canada all’Australia e Nuova Zelanda grazie alla dote Just Eat, oltre a Israele dove Takeaway ha una posizione di leadership. Nel 2018 Just Eat ha riportato per fatturato l’equivalente di di 850 milioni di euro circa su 5,5 miliardi di euro di ordini intermediati mentre Takeaway di 240 milioni di euro su 1,8 miliardi di euro di ordini.

ORDINI O CONSEGNE?

Quest’operazione segnala un’altra informazione: le due società sono nate e si sono sviluppate come piattaforme di ordinazione pure (senza consegna che era lasciata ai singoli ristoranti partner) e con questo modello hanno raggiunto una posizione importante di mercato. Questo modello ha mostrato qualche crisi e ripensamento, negli ultimi anni, con l’arrivo sulla scena delle società vere e proprie delivery online, tipo Deliveroo e Uber Eats per citare solo due brand famosi in Italia. Ovvero quelle che si occupano anche della consegna grazie ai tanti “rider” che ogni piattaforma ha aggregato a rete. Negli ultimi tempi Just Eat ha introdotto anche la consegna in Europa, ma riguarda ancora una piccola parte degli ordini (solo in Canada e in Australia hanno il modello delivery) e sarà interessante capire se il nuovo aggregato cambierà modello di business o la fusione servirà a serrare le fila e ribadire la validità della propria organizzazione.

L’OPERAZIONE

La tecnicalità dell’operazione prevede che gli azionisti Just Eat, che è la “preda”, ricevano 0,09744 azioni Takeaway ogni consegna delle proprie, valutando i titoli della società inglese 731 pences sulla base del prezzo di chiusura di 83,55 euro delle Takeaway sul listino di Amsterdam. Se andrà in porto così com’è congegnata gli attuali azionisti Just Eat avranno il 52,2% delle azioni della nuova società, che avrà sede in Olanda (in ottica anti “no deal Brexit”). L’amministratore delegato di gruppo sarà l’attuale ceo di Takeaway Jitse Groen mentre Mike Evans di Just Eat sarà il presidente del consoglio di sorveglianza, dato che sarà mantenuto l’attuale sistema duale in uso alla società olandese.

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