L’home delivery conquista anche i consumatori meno giovani

Generazione X e baby boomer negli USA hanno un notevole potere d'acquisto e sono sempre più aperti alla sperimentazione di nuove piattaforme. Quasi uno su tre fa acquisti online “tutto il tempo”, mentre il 60% ha ordinato alimentari online con consegna a domicilio
L’home delivery conquista anche i consumatori meno giovani

I Millennial – e ultimamente gli appartenenti alla Generazione Z – sono stati al centro delle strategie di retail marketing negli ultimi anni. Una recente indagine di Blackhawk Network, tuttavia, “avverte” le aziende americane di non trascurare il potere d’acquisto dei consumatori della Generazione X e dei baby boomer (nel complesso, i nati tra il 1945 e il 1980). Gli acquirenti più anziani, infatti, giocano un ruolo sempre più importante nel plasmare innovazioni all’avanguardia in ambito retail.

I dati dell’U.S. Bureau of Labor Statistics mostrano inoltre come i membri della Generazione X (consumatori dai 39 ai 60 anni) spendano in food e beverage più di qualsiasi altra generazione. Questo gruppo tende a cercare qualità, personalizzazione e convenienza. Inoltre, acquista per conto dei figli (appartenenti alla Generazione Z) e ne influenza i gusti, creando l’opportunità di plasmare la fedeltà del marchio per la nuova generazione di acquirenti.

I CONSUMATORI ANZIANI VANNO (ANCHE) ONLINE

Secondo la ricerca di Blackhawk Network i consumatori americani più anziani sono i più inclini a fare acquisti in-store, ma questo non significa che non utilizzino gli strumenti online. Il rapporto Grocery Shopper Trends di luglio ha rilevato ad esempio che il numero di acquirenti di generi alimentari online della Generazione X è aumentato dal 29% al 40% solamente tra il 2018 e il 2019. La differenza principale rispetto ai più giovani è che questi consumatori sono più propensi a usare computer portatili e computer desktop rispetto allo smartphone.

Secondo Nielsen, i boomer rappresentano ben 230 miliardi di dollari di spesa annuale per i beni di consumo confezionati. Apprezzano anche la spesa online, e soprattutto la consegna a domicilio che offre un livello di convenienza che la loro generazione ama particolarmente. Tasse e preoccupazione per la freschezza degli alimenti sono i problemi principali, ma questi acquirenti dimostrano ogni giorno di più di volere la consegna a domicilio e di volerla il più possibile veloce.

IN-STORE E FIDELIZZAZIONE RESTANO DECISIVI

A dimostrazione di come l’in-store sia ancora importante, i consumatori meno giovani tendono a frequentare quasi esclusivamente i loro negozi preferiti e hanno anche maggiori probabilità di rimanere fedeli alle loro marche preferite. Inoltre, passano più tempo a cercare i prodotti prima di acquistarli: il 50% afferma di aver letto indicazioni ed etichette prima dell’acquisto. Con l’avanzare dell’età dei boomer, la loro mobilità diminuisce. Il che, sommato alla notevole disponibilità economica, porta inevitabilmente ad un aumento potenziale degli acquisti online. Aziende e retailer dovrebbero tenerne conto, e lavorare per tentare di fidelizzarli il prima possibile. Includere questi acquirenti e quelli della Generazione X negli sforzi di outreach può sembrare meno trendy che rivolgersi agli acquirenti più giovani. Ma garantisce opportunità notevoli di incrementare le vendite.

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