Cavit e La-Vis, cooperative vinicole trentine separatesi nel 2006, tornano a fondersi dando vita a un polo trentino da 262 milioni di ricavi nel 2017-18, che sale così al terzo posto nella graduatoria delle maggiori società vitivinicole italiane dietro Cantine Riunite & Civ e Caviro.
L’accordo firmato alcuni giorni fa a Milano prevede che le società Cesarini Sforza e Casa Girelli passino direttamente da La-Vis a Cavit, mentre Cantina di Lavis e Valle di Cembra entra a far parte della compagine sociale di Cavit. La riorganizzazione strategica vede, infine, l’ingresso di quest’ultima nella società commerciale G.L.V. che distribuisce i marchi Cantina La-Vis e Cembra Cantina di Montagna.
CAVIT E LA-VIS, GLI OBIETTIVI DELL’INTESA
“Questa intesa rappresenta un’operazione strategica per valorizzare i prodotti e i marchi trentini in Italia e nel mondo – commenta il presidente di Cavit, Lorenzo Libera – e ci consente di rafforzare la nostra posizione attraverso l’acquisizione di importanti asset garantendo ulteriore sviluppo al patrimonio vitivinicolo trentino”.
“L’accordo raggiunto con Cavit – ha aggiunto Pietro Patton, presidente di Cantina di Lavis e Valle di Cembra – è un importante traguardo che ci consente di ritrovare la stabilità necessaria per i nostri 800 soci e riportare la cantina alla sua missione primaria: valorizzazione le produzioni”.