Da consumo occasionale ad acquisto abituale il passo non è breve. Ma la frutta esotica in questi anni ha dimostrato di saperlo fare e si è conquistata uno spazio sempre crescente nel cuore (e nei palati) dei consumatori italiani.
A dimostrarlo sono, prima di tutto, i dati relativi agli ultimi 12 mesi che parlano di volumi e valori in aumento (rispettivamente, +30,1% e +26,4%) a fronte di un leggero calo del prezzo medio di vendita. A farla da padrone sono soprattutto l’avocado (+45,9% a volume e +46,8% a valore) a cui si affianca l’ottima performance del mango e la vera esplosione nelle regioni del sud dell’ananas giallo (+768,9% a volume e +250,5% a valore in Area 3 e +415,9% a volume e +184% a valore in Area 4).
CONSUMATORE CONSAPEVOLE ED ESIGENTE
A trainare il comparto non è solo l’accresciuta disponibilità di referenze di qualità, con un costante ingresso di nuovi frutti e di varietà inedite, ma anche l’approccio alla sostenibilità che i principali player stanno mettendo in campo e che viene riconosciuto dai consumatori come un valore aggiunto. In particolare, se sul fronte del pack sono sempre più diffusi i materiali eco-sostenibili (vassoi biodegradabili, etichette e film trasparenti completamente plastic free), grande impegno viene profuso sul fronte della sostenibilità sociale delle coltivazioni attraverso interventi di sviluppo e sostegno delle comunità locali.
STIMOLARE LA CURIOSITÀ
Parola d’ordine: tasting. Se la comunicazione del comparto esotico/tropicale presidia tanto i canali tradizionali (televisione e carta stampata) quanto quelli digitali (con un focus particolare sui social media) molti fra i principali player del settore ritengono essenziale avvicinare il consumatore attraverso degustazioni e dimostrazioni in-store. In questo modo è infatti possibile veicolare informazioni importanti (su produzione, filiera e proprietà dei frutti esotici) associandole a un’esperienza piacevole, creando un mix che favorisce l’atto di acquisto.
LA PRODUZIONE ITALIANA PIACE (E CRESCE)
Nell’arco di cinque anni le coltivazioni di frutta tropicale in Italia sono cresciute di 60 volte, superando i 500 ettari, con una concentrazione particolare in Sicilia e Calabria. Un vero boom che deriva dalla coincidenza di occasione (la tropicalizzazione del clima rende agevole la coltivazione delle referenze esotiche) e opportunità (il trend di mercato in crescita rende il comparto esotico molto interessante dal punto di vista imprenditoriale) e che si concretizza in una vera esplosione di produzioni di avocado, mango, frutto della passione ma anche di referenze meno note come l’annona o le melanzane thai.
Interessante anche l’attenzione che il pubblico riserva al prodotto italiano: secondo un sondaggio Coldiretti-Ixé, 6 italiani su 10 preferirebbero acquistare referenze coltivate in Italia e il 71% si dichiara disposto a pagare un prezzo superiore per un prodotto esotico a filiera italiana.