Il settore ittico nel suo complesso vive oggi una sorta di trasformazione, perché risponde a bisogni crescenti di salute ma anche di praticità e time saving. In particolare, oggi le principali direttrici lungo le quali si stanno muovendo i consumi nella gastronomia ittica fresca sono infatti quelle del gusto e del servizio, che facilitano nella preparazione dei piatti aiutandolo il responsabile acquisto a risparmiare tempo e garantendo preparazioni più gustose rispetto a quelle che lui stesso potrebbe realizzare (es: tartare di ittici e taglio sashimi per salmone, tonno e spada). Molte le novità, fra cui le alici fresche posizionate nel banco assistito o in pescheria, come testimoniano i lanci di Rizzoli Emanuelli e di La Nef.
DISTRIBUZIONE: I NUMERI DELLA GASTRONOMIA ITTICA
Si tratta di un mercato le cui vendite vengono veicolate per il 67,9% a volume e per il 77,9% a valore da super e iper con un prezzo medio di 22,32€/kg, mentre i discount, con un posizionamento di prezzo pari a 12,26€/kg (con un leggero calo di 0,4%) aumentano il proprio peso a volume mantenendo tendenzialmente stabile quello a valore raggiungendo rispettivamente il 27,8% e 17,5% sul totale Italia.
UN TARGET GIOVANE E ATTENTO
Il mercato si rivolge principalmente a un target giovane di ‘consum-attori’, più consapevoli ed attenti alla qualità del prodotto, all’ingredientistica e che amano sperimentare privilegiando il cibo sano e genuino.
La sostenibilità come criterio di scelta. Il consumatore è sempre più consapevole del fatto che le modalità di pesca e di approvvigionamento giocano un ruolo importantissimo nella salvaguardia degli oceani e delle loro risorse. Diventa quindi fondamentale il rispetto di regole precise che garantiscano una pesca responsabile per il futuro degli oceani.
TUTTI PAZZI PER IL SUSHI
Focalizzandoci sui singoli segmenti della gastronomia ittica a peso imposto, il più rilevante risulta essere il sushi che presenta, a totale Italia, un trend in crescita sia a livello di fatturato (+2,3%) sia in termini di volumi (+4,5%).