A piccoli passi, ma costanti, il largo consumo riprende la sua marcia. È questa la fotografia rilevata da Nielsen nel terzo trimestre 2019, in cui il fatturato del largo consumo in Italia è cresciuto del +1,9%, derivante da un aumento dei volumi dell’1,9% in riferimento al medesimo periodo dell’anno precedente, a parità di prezzi. “Il terzo trimestre, così come la chiusura dell’anno a +1,7%, confermano che il 2019 è stato un anno positivo per l’Italia – illustra Laurent Zeller, Amministratore Delegato di Nielsen Connect Italia –, con una crescita del largo consumo moderata ma continua dall’inizio dell’anno, collegata principalmente alle performance positive delle regioni del Sud. A fronte di un’inflazione in costante calo dal terzo trimestre del 2018, anche la pressione promozionale si contrae, favorendo quindi gli acquisti seppure in un periodo di relativa calma come questo”.
L’ANDAMENTO DEL LARGO CONSUMO IN EUROPA
In generale, nello stesso trimestre preso in considerazione da Nielsen, l’ammontare della spesa nel largo consumo nel continente cresce del +2,2% rispetto al medesimo perdiodo dell’anno precedente. Il fenomeno si spiega con una crescita dei prezzi del +2,5% e da un calo contenuto dei volumi del -0,3 per cento.
Rispetto alla media europea, l’Italia dunque si colloca al di sotto per fatturato complessivo, ma nettamente sopra media nei volumi di vendita (+1,9% vs. -0,3%). Mentre è al di sotto della media dell’aumento dei prezzi (0% vs. +2,5%). “A livello di formati, le vendite crescono soprattutto negli specialisti drug (+5%), nei discount (+4%) e nei supermercati (+1,8%) – aggiunge Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Connect Italia – “Per quanto riguarda i comparti, invece, i trend più positivi sono quelli del fresco, dei surgelati e del pet care.” Prima dell’Italia si posiziona la Spagna (fatturato +2,7%, volumi +0,3%, prezzi +2,4%). Seguono il Regno Unito (fatturato +1,0%, volumi -0,1%, prezzi +1,1%), la Francia (fatturato +0,7%, volumi -1,3%, prezzi +2,0%) e la Germania (fatturato -0,9%, volumi -1,9%, prezzi +1,0%).