Da Las Vegas a Pechino, non passando per l’Europa. In estrema sintesi è questo l’ultimo viaggio intrapreso da Impossible Food.
ANCORA PROTAGONISTA AL CES DI LAS VEGAS
L’azienda statunitense Impossible Foods, prima concorrente della più nota, almeno in Europa, Beyond Meat, si è ripetuta.
Dopo aver catalizzato su di sè le maggiori attenzioni dei visitatori all’edizione 2019 del CES di Las Vegas, la fiera dell’innovazione più importante al mondo, con il lancio dell’Impossible Burger 2.0, ha fatto lo stesso all’ultima edizione, andata in scena a Las Vegas dal 7 al 10 gennaio, grazie al lancio ufficiale del suo nuovo prodotto, Impossible Pork.
Il lancio è stato accompagnato da un simpatico video nel quale il CEO, Pat Brown, spiega:
“Impossible Pork è il secondo prodotto completamente nuovo che stiamo lanciando. Il manzo è popolare in tutto il mondo, ma in alcune culture (nel video scorrono nomi di piatti orientali, e non, ndr) il piatto più familiare, popolare e comune è il maiale. Avvertiamo quindi la necessità di andare ad impattare tali mercati.”
CARNE DI MAIALE A BASE VEGETALE PER I PALATI (MEDIO)ORIENTALI
Nelle intenzioni di Impossible Foods c’è quindi quella di consolidarsi in mercati come Cina e Singapore, ma anche quella di conquistare i palati di coloro che per motivi religiosi non hanno mai potuto consumare carne di maiale.
L’Impossible Pork, al pari dell’Impossible Beef è infatti certificato sia Kosher che Halal e promette quindi di stravolgere anche le rigide abitudini alimentari delle popolazioni mediorientali.
Una riflessione però è d’obbligo. Se alcuni vegani non consumano carne vegetale perchè li ricorda troppo la carne tradizionale è possibile che alcune persone di religione ebraica o musulmana facciano le stesse considerazioni per la carne di maiale.
PER QUANTO ANCORA L’EUROPA SARÀ TABÙ PER IMPOSSIBLE FOODS?
Impossible Foods quindi a vele spiegate verso i mercati orientali e niente Europa, almeno per il momento.
La faccenda è nelle mani della Commissione Europea per la sicurezza alimentare, che dopo la richiesta di autorizzazione ricevuta a fine Ottobre, è chiamata a pronunciarsi sull’eme vegetale, ingrediente principale dei prodotti dell’azienda californiana.