“Olivicoltura di precisione e valorizzazione della biodiversità”. Questo è il nome del progetto, senza precedenti, lanciato da Salov in collaborazione con l’Istituto per la BioEconomia del Centro Nazionale delle Ricerche, presentato in occasione di Olio Officina Festival, la 3 giorni milanese dedicata all’oleum oliva.
3 PILASTRI PER L’OLIVICOLTURA ITALIANA DEL FUTURO
I 70 ettari di Villa Berio, tra le provincia di Lucca e Pisa, messi a disposizione da Salov, diventeranno un vero e proprio “terreno pilota”, un laboratorio a cielo aperto dove il CNR potrà sperimentare e portare avanti il progetto, con l’obiettivo di migliorare la produzione olivicola sia a livello quantitativo che qualitativo e portare una ventata di innovazione in un settore nel quale le tecniche di coltivazione e produzione siano rimaste sostanzialmente le stesse, “sin dai tempi dei Fenici”, come ha fatto notare Mauro Tosini, direttore commerciale di Salov. Il progetto poggerà su tre solidi pilastri ovvero:
- Sviluppo nuove tecniche di agricoltura di precisione attraverso un massiccio ricorso alla tecnologia. Verranno infatti utilizzati sensori wireless da pianta e da suolo, droni e dati satellitari, che monitoreranno le culture e raccoglieranno i dati.
- Miglior sfruttamento della biodiversità olivicola italiana, la più vasta al mondo con circa 500 cultivar.
- Valorizzazione delle tecniche produttive sostenibili, ribadendo e rafforzando il forte orientamento alla sostenibilità di Salov.
“Per la prima volta in Italia – ha affermato Mauro Tosini – un’azienda privata e un ente pubblico come il CNR collaborano ad un progetto di questo tipo, del quale ne beneficerà l’intero comparto olivicolo italiano, dal momento che i risultati del progetto saranno messi a disposizione e fruibili da parte di tutti gli attori della filiera”
FUTURO IN CAMPO MA ANCHE A SCAFFALE
La degustazione di diverse referenze della linea “Filippo Berio” di Salov è stata anche l’occasione per Emanuele Siena, Marketing Director, di illustrare alcune dettagli della strategia commerciale per il prossimo futuro, la quale, oltre che all’estero, includerà anche l’Italia.
“Punteremo forte sull’Italia, con un inserimento nei canali della GDO che è già iniziato e che necessita ovviamente del tempo. Il posizionamento in fascia alta rende tale percorso difficile e stimolante ma al contempo consente di trasmettere al consumatore un valore e una qualità del prodotto certamente superiore alla media.”
Salov quindi decisamente proiettata al futuro.