Giuseppe e Violetta Caprotti, i figli di primo letto di Bernardo Caprotti, riceveranno 915 milioni di euro a testa (1,83 miliardi) per cedere la propria quota di Esselunga a Giuliana Albera e Marina Sylvia, rispettivamente vedova e terza figlia dell’ex patron della catena di supermercati milanesi. Lo hanno deciso gli arbitri del lodo chiamato a dare un valore alla società capogruppo Supermarkets Italiani di cui i due primi figli hanno in totale il 30%, ma senza essere in consiglio d’amministrazione. Il valore complessivo di Esselunga, stabilito dal collegio formato da Mario Cattaneo per Giuseppe e Violetta, Gualtiero Brugger per Giuliana e Marina ed Enrico Laghi come presidente, è stato stabilito quindi in 6,1 miliardi di euro.
Il valore calcolato dagli arbitri del lodo è quello che aveva il gruppo della famiglia Caprotti al 31 dicembre 2016. Per fare un raffronto, la catena Carrefour, una delle più importanti al mondo e quotata in borsa a Parigi, che capitalizza attualmente 11 miliardi di euro, a fine 2016 capitalizzava circa 20 miliardi. Non è stato un giudizio semplice: ci sono voluti infatti ben 14 mesi per arrivare a questa decisione che sembra premiare Giuseppe e Violetta, i quali incasseranno un controvalore decisamente interessante.
Da ricordare che Giuseppe e Violetta Caprotti avevano già venduto a Esselunga la loro quota del 22,5% a testa ne La Villata, la società immobiliare del gruppo proprietaria di una buona parte degli immobili utilizzati come punti di vendita.
Giuseppe Caprotti è balzato agli onori delle cronache pochi giorni fa per aver donato 10 milioni di euro alla causa sanitaria lombarda per far fronte alla tragica pandemia che sta dilaniando l’Italia.