Gli italiani non vivono di solo cibo. O per meglio dire di cibo preparato. Questo è ciò che emerge dall’ultimo rapporto di Glovo pubblicato durante il webinar “Ristorazione e Delivery” organizzato da Appetite for Disruption in collaborazione con Food Service.
ALLA RISCOPERTA DELLA PANIFICAZIONE CASALINGA
La mania della panificazione casalinga, aldilà dei simpatici meme che spopolano sui social, ha anche ovviamente dei riscontri oggettivi e statistici. Glovo evidenzia infatti come lievito e farina abbiano subito incrementi, rispettivamente, del 3000% e 2000%, seguiti da zucchero e banane con un +1000% e latte che ha visto gli acquisti aumentare del 500%.
Nonostante tale esplosione nelle vendite di farine non è possibile coontrobilanciare l’andamento negativo riscontrato nel fuoricasa, come fa notare Italmopa.
ITALIANI PIÙ AFFETTUOSI
Glovo rivela un incremento della spesa a casa del 300%, soprattutto per evitare le file al supermercato, e dei farmaci da banco del 130%.
Nel mese di marzo si è registrata una crescita esponenziale della categoria “spedizione” (+900% rispetto a febbraio), con gli italiani che hanno scelto il delivery come mezzo per far sentire ai propri cari la vicinanza durante l’emergenza. Qualche esempio? Panzerotti, tiramisù, regali tra innamorati, kit per cena romantica e per neonati, riviste di enigmistica, fumetti, giochi da tavolo, libri di favole, meditazione yoga.
Un vero e proprio servizio di “anything delivery”.
HOME DELIVERY IN TRASFORMAZIONE
L’home delivery sta subendo una vera e propria trasformazione – commenta Elisa Pagliarani, General Manager Glovo Italia – sia in termini di clientela, con sempre più famiglie che si rivolgono alla nostra piattaforma, sia in termini di prodotti. Le persone oggi fanno affidamento al delivery per vivere la propria quotidianità, con la richiesta di beni e oggetti utili ma spesso difficili da reperire. Dagli ordini di marzo emerge chiaramente l’esigenza di poter fare la spesa, evitando così le file davanti ai supermercati, ma anche di ricevere a casa altri beni necessari per il proprio lavoro, come cartucce e risme di carta per la stampante, e per il tempo libero, come libri e giochi di società”.
“Non solo, quello che osserviamo è l’utilizzo dell’app per far sentire le persone più vicine – prosegue Pagliarani – con consegne di piatti e dolci fatti in casa che viaggiano da un angolo all’altro della città, ma anche semplicemente degli ingredienti per cucinare insieme, oppure oggetti che si portano dietro messaggi carichi di empatia”.