Uova: benessere animale in primo piano

L’andamento del mercato delle uova è trainato dalle referenze provenienti da allevamenti che mettono al centro il benessere delle ovaiole. C’è attenzione al biologico e all’antibiotic free
Uova: benessere animale in primo piano

L’emergenza Covid-19 e le conseguenti mutate abitudini dei consumatori, hanno impattato in maniera importante sul mercato delle uova: secondo i dati Iri la domanda di uova e ovoprodotti è aumentata di oltre il 60% (Iper+Super+Libero Servizio+Discount al 16 aprile 2020, variazione vendite valore % su anno precedente).

Un vero e proprio boom se confrontato con l’andamento delle vendite della categoria nell’anno terminante a gennaio 2020, dove, il trend per le uova fresche è stato lievemente positivo a volume (+2,1%) e quasi flat a valore (+0,3%), per un giro d’affari di 797,6 milioni di euro (fonte: Nielsen, a.t. 26 gennaio 2020).

Da sottolineare è stato l’andamento nettamente differente dei diversi segmenti. A trainare la crescita sono infatti le uova da allevamenti alternativi: le uova di galline allevate a terra trainano la crescita, mettendo a segno un +23,0% a volume, seguite dalle uova di galline allevate all’aperto che crescono del +8,2%. Al contrario le uova di galline allevate in batteria subiscono un decremento del -32,6%. Positivo anche l’andamento delle uova fresche biologiche che, pur con una quota ancora limitata (10,3% a volume) crescono sia a volume (+10,0%) sia a valore (+8,5%).

L’attenzione al benessere animale continuerà a rivestire un ruolo fondamentale, secondo le rilevazioni di Assoavi a oggi l’allevamento alternativo rappresenta già il 60% del totale (50% allevamenti a terra e 10% allevamenti bio e all’aperto), mentre le uova provenienti da gabbie arricchite costituiscono il 40% del totale e conquisterà ulteriori spazi in futuro. Unaitalia prevede infatti che l’allevamento in gabbia sia destinato a una riduzione della propria quota sul totale che, per l’80%, sarà composto da allevamenti a terra, biologici e all’aperto.

Un trend confermato da Raffaele Brescia, Responsabile Reparto Salumi e Gastronomia di Coop Italia: «Le uova bio registrano gli andamenti più interessanti, con crescite a doppia cifra. Il consumatore, sempre più attento, mostra crescente attenzione al benessere animale e alle conseguenti modalità di allevamento, oltre che al non utilizzo di antibiotici».

È IL MOMENTO DELL’ANTIBIOTIC FREE

Guardando alle novità più recenti introdotte dalle aziende, emerge una crescente attenzione per le uova provenienti da allevamenti dove non si utilizzano antibiotici. Il Gruppo Eurovo, per esempio, ha implementato una filiera certificata antibiotic-free che non prevede l’uso di antibiotici in nessuna fase del ciclo di vita delle galline ovaiole. «Si tratta di un esempio virtuoso nella categoria – fa sapere il Direttore Marketing e Commerciale Federico Lionello – e risponde a un trend di consumo in crescita». L’impegno dell’azienda va verso l’implementazione di metodologie sempre più rigorose e innovative di gestione degli allevamenti, dove il benessere animale è un elemento centrale: “Impegno che rafforza ulteriormente i vincoli produttivi – aggiunge Lionello – . Nella filiera antibiotic free, per esempio, non somministrando antibiotici agli animali, abbiamo il compito di mettere in atto misure e protocolli ancora più severi per garantirne la salute e il benessere”. In questo contesto nasce una delle novità più recenti introdotte dall’azienda: le Naturelle Rustiche 12h, provenienti da filiera antibiotic-free (certificata da Ccpb) e confezionate entro 12 ore dalla deposizione. “Le uova sono deposte all’interno di un allevamento a basso impatto ambientale, improntato non solo al benessere delle galline ovaiole, ma anche alla salvaguardia dei pulcini maschi, in modo che possano diventare adulti”.

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