Granterre, uno sviluppo all’insegna del rinnovamento

Il bilancio 2019 del gruppo è molto positivo grazie ai risultati di Parmareggio. Nominato il nuovo cda per il triennio 2020-2023, mentre continua il percorso di rinnovamento generazionale
Granterre, uno sviluppo all’insegna del rinnovamento

Il gruppo Granterre registra un bilancio di esercizio 2019 ancora una volta molto positivo, grazie agli ottimi risultati del brand Parmareggio che continua a crescere. E’ quanto è emerso nel corso dell’ultima assemblea dei soci, che per il triennio 2020-2023 hanno confermato la propria fiducia al cda uscente: il presidente Ivano Chezzi e i due vice presidenti Enrico Manni e Kristian Minelli, affiancati dall’ad Giuliano Carletti.

La principale novità riguarda l’inserimento di tre nuovi consiglieri in logica di rafforzamento della base sociale e di progressivo avvicendamento generazionale. Scelta che ha portato il cda a 16 componenti e l’età media degli amministratori a 48 anni, dagli oltre 60 del 2011.

GRANTERRE, BONTERRE E IL PROGETTO PARMAREGGIO

I risultati del 2019 – ha dichiarato il presidente di Granterre, Ivano Chezzisono stati un ulteriore passo avanti del Progetto Parmareggio che si è via via concretizzato e sempre più rafforzato, anno dopo anno, raggiungendo traguardi formidabili. Nel 2019 abbiamo accettato assieme a Unibon un’ulteriore sfida con la costituzione del Gruppo Bonterre (che riunisce Parmareggio e Grandi Salumifici Italiani), per rafforzare ulteriormente in Italia e all’estero il nostro ruolo di specialista di riferimento del Parmigiano Reggiano e del burro, e garantire ai soci risultati rilevanti e solidi nel tempo”.

Bonterre è una grande realtà agroalimentare a totale proprietà cooperativa – associata a Legacoop Estense – e profondamente radicata sul territorio modenese. Leader di mercato nel Parmigiano Reggiano e nella produzione della salumeria italiana di qualità, vanta un giro d’affari superiore al miliardo di euro, di cui 200 milioni di export, 2000 dipendenti in tutta Italia, 16 stabilimenti produttivi e 3 filiali commerciali estere.

Nonostante il progressivo calo delle quotazioni del Parmigiano Reggiano, iniziato l’estate scorsa e tuttora in corso, i risultati dell’esercizio 2019 approvato dai soci di Granterre vedono un crescita di fatturato del 10,9%. Il patrimonio netto supera i 105 milioni di euro (+6,6 milioni sul 2018).

LA CRESCITA DI PARMAREGGIO

Il fatturato complessivo di Parmareggio nel 2019, trainato dalla crescita dei volumi venduti, ha raggiunto i 408,6 milioni di euro, con un incremento di oltre 43 milioni sul 2018 (+11,9%); di questi 81,9 milioni di euro provengono dalle vendite all’estero, che hanno registrato un aumento a valore del 17% (+11,9 milioni) e a volume del 12%.

Notevoli, ancora una volta, i risultati dei prodotti a marchio Parmareggio, che da soli hanno raggiunto un fatturato di 185 milioni di euro (pari al 45% del fatturato totale) di cui 36,7 milioni provenienti dall’export (44.8% del totale export). Il formaggio a marchio Parmareggio e Parmissimo supera il 52% del totale venduto; fra i tanti prodotti di successo, merita una menzione particolare l’ABC della merenda che ha scalato la classifica posizionandosi al primo posto nel mercato delle merende refrigerate, con una quota che supera il 48% del segmento.

Anche nel 2019 Parmareggio si è confermata la marca leader di mercato nei pezzi e bocconcini di Parmigiano Reggiano, nei grattugiati di Parmigiano Reggiano e nel burro; è al secondo posto assoluto nel mercato delle fettine, mentre è al terzo posto nei formaggini.

Le performance realizzate sia in Italia sia all’estero hanno generato un ulteriore incremento del margine operativo lordo; il patrimonio netto è di 40 milioni di euro. I consolidati andamenti positivi di Parmareggio hanno favorito anche la crescita della produzione dei soci di Granterre: le forme conferite nel 2018 sono state 373 mila, con un incremento di oltre 22 mila 700 forme (+6,5%) sul 2018. Dal punto di vista mutualistico, elevatissima e in costante aumento la percentuale di prevalenza: l’attività svolta con i soci rappresenta il 91,02% dell’attività complessiva di Granterre (era all’89,97% nel 2018).

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