Noi programmiamo, loro acquistano, tu cucini. Il payoff dell’azienda di meal planning eMeals, al pari del nome è abbastanza esemplificativo.
E quello della programmazione pasti personalizzati, con un comparto horeca che, seppur in ripresa, sarà profondamente ridimensionato, potrebbe essere uno dei trend più in voga nel “new normal”.
I COLOSSI CI CREDONO
In Italia il settore è da ritenersi ancora abbastanza di nicchia, con startup molto promettenti come Nutribees e Feat Food, esplose ovviamente durante il covid.
Negli Stati Uniti, invece si tratta di un servizio regolarmente offerto appunto da Emeals, in collaborazione, tra gli altri, con Amazon, Walmart e Kroger. Ai quali recentemente si sono aggiunti anche Safeway e Albertson, quest’ultimo spinto probabilmente dal +297% registrato dal proprio e-commerce nel primo trimestre del 2020.
Dal canto suo, eMeals, durante la pandemia ha visto aumentare del 46% il numero degli utenti che hanno deciso di acquistare il servizio dopo le due settimane di prova.
KROGER RADDOPPIA
L’annuncio segue quello del maggior concorrente di eMeals, The Dinner Daily, che alcune settimane fa aveva siglato una partnership con Kroger. Anche su tale decisione avranno certamente influito le impennate nelle vendite online registrate dal retailer causa covid: il +92% nel primo trimestre e il +127% nel secondo.
PASTI A PORTATA DI CLICK
Entrambe le piattaforme funzionano sostanzialmente allo stesso modo, offrendo agli utenti un’ampia varietà di pasti, per tutte le esigenze alimentari e per tutte le tasche, elaborate da un team di nutrizionisti e dietologi.
Una volta selezionati i pasti, il sistema elabora la lista della spesa, che può essere utilizzata dall’utente o inviata direttamente appunto alle piattaforme di e-commerce per essere ricevuta comodamente a casa.
Un settore sicuramente da tenere d’occhio.