2,5 miliardi entro fine 2020 e 7 miliardi entro il 2030. Tali sono i valori che dovrebbe raggiungere, secondo uno studio dell’azienda americana Transparency Market Research, il mercato del plant-based cheese.
CARNE E MOLTO DI PIÙ
Certamente. Se la carne resta il punto di riferimento per il mercato plant-based, con un valore che nel 2019 ha raggiunto 12,1 miliardi di dollari a livello globale (fonte: Markets&Markets), negli ultimi tempi non sono mancati i lanci e le iniziative a supporto di altri prodotti.
Si va dai prodotti ittici di Good Catch Foods, che sono stati lanciati recentemente in USA anche nell’horeca, al tonno vegetale di Nestlé e fino alla maionese plant-based di NotCo, con il plauso (e i soldi) di Jeff Bezos, senza dimenticare appunto il plant-based dairy.
LATTICINI PIÙ SOSTENIBILI
La ricerca di Transparency Market Research non fa che confermare quanto già esposto alcuni mesi fa da Mintel, che è ormai una costante in tutto il mondo food, ovvera un cliente sempre più attento alla sostenibilità.
Lo studio indica infatti che sono i cambiamenti climatici, così come anche la ricerca di cibi sani a trainare la crescita del mercato del plant-based cheese. A puro titolo di cronaca, lo studio indica tra i fattori anche la crescita del veganismo, un assioma cavalcato da gran parte della stampa italiana, che noi di Food consideriamo “pericoloso” e da evitare preferendo parlare invece di flexitarianismo.
GLI INTOLLERANTI AL LATTOSIO
Assolutamente non trascurabile è il ricorso ai sostituti vegetali dei latticini da parte di coloro che soffrono di intolleranza al lattosio, un disturbo che in Italia colpisce tra il 40 e il 50% della popolazione, con Sicilia e Campania che registrano il maggior numero di casi (fonte: Lactease). Il resto del mondo vede un’elevata disomogeneità nella diffusione del disturbo, con un’incidenza del 20% in USA, Australia e Ex Unione Sovietica, fino addirittura al 100% tra i nativi americani e gli aborigeni australiani.
EUROPA E RETAIL DOMINANO
Tornando al report, come indicato in grafica, saranno il Nord America e soprattutto l’Europa le aree dove si registrerà la crescita maggiore, che staccheranno di netto il resto del mondo.
Nell’analisi per settore, sarà il comparto retail a farla da padrone, spinto ovviamente dalla flessione dell’horeca in seguito al covid.
Il report indica anche che le industrie del settore continueranno a investire molto a livello tecnologico; non è un caso infatti che nel primo semestre 2020 sia già stato investito nel plant-based food circa un miliardo di dollari, quanto tutto il 2018 (fonte: Agfunder).