Sostenibilità della filiera olivicola, valorizzazione dei contenuti nutrizionali del prodotto e promozione di una comunicazione chiara e trasparente per un consumatore sempre più informato a ciò che mette nel carrello e che porta in tavola. Di fronte, le nuove sfide poste dalla pandemia da Covid, che rimescolano le carte in tavola e accelerano i consumi dell’olio d’oliva in Gdo. Di questo e molto altro si è parlato alla sesta edizione (digitale) dell’Osservatorio sulla filiera dell’olio d’oliva organizzato da Food e promosso da Oleificio Zucchi. Obiettivi?Riposizionare verso l’alto la categoria dell’olio extravergine, troppo spesso banalizzata da una politica al ribasso esercitata dalla Gdo con una pressione promozionale, che, seppur in calo durante i mesi di lockdown, continua ad aggirarsi intorno al 60 per cento. “Il tema che abbiamo scelto quest’anno per l’Osservatorio – ha ricordato Alessia Zucchi, AD di Oleificio Zucchi nel saluto inaugurale– è la nutrizione, il valore aggiunto che l’olio extravergine d’oliva può apportare all’alimentazione e come da questo aspetto possano trarre beneficio i consumi e l’intera filiera: dalla parte agricola al consumatore, passando per i trasformatori e la distribuzione”.
TAVOLA ROTONDA
In apertura dei lavori sono stati illustrati i primi dati della nuova campagna olearia italiana (circa il 30% in meno della resa, ma una qualità più elevata rispetto alla scorsa stagione) e dei principali Paesi del Mediterraneo, oltre allo scenario di mercato in Gdo: secondo la rilevazione Nielsen, nell’anno terminante ad ottobre 2020, il mondo degli oli edibili riscontra una performance positiva sia a livello di sell out, che raggiunge quota 1,2 miliardi di euro (+5%), sia in termini di volumi, a quota 454 mln di litri (+8,4%). Successivamente, nella tavola rotonda virtuale moderata da Francesca Zecca, Vicedirettore di Food, sono stati toccati i temi caldi del momento: l’importanza degli investimenti sulla filiera, gli aspetti nutrizionali dell’olio evo e il ruolo chiave della sostenibilità per diffondere la cultura dell’olio. Sono intervenuti: Diego Ghisoni, Direttore Trade Oleificio Zucchi; Antonio Stefano Santo, Analytic Consultant Nielsen; Nicola Dinoia, Direttore Generale Unaprol; Tullio Forcella, Direttore Generale Federolio; Gaetano Bonasia, Responsabile Sistemi Qualità Finoliva Global Service; Giorgio Donegani, Tecnologo Alimentare, esperto in nutrizione ed educazione alimentare; Andrea Colombo, Direttore Generale Operazioni Coop Lombardia; Gabriele Nicotra, Direttore Generale Deco’ Italia; Alvaro Olivarria, Direttore Generale Oleoestepa; Giovanni Ziliani, Procurement Manager Food Cir Food; Manuel Sirgiovanni, Direttore Divisione Consumer Oleificio Zucchi.
I QUATTRO PILASTRI DELLA SOSTENIBILITÀ DI ZUCCHI
Sostenibilità e trasparenza sono da tempo i valori cardine di Oleificio Zucchi e continueranno a esserlo anche nel futuro prossimo, come ha ricordato in chiusura dei lavori Manuel Sirgiovanni: “Siamo stati la prima azienda a lanciare sul mercato un olio extravergine sostenibile secondo quattro pilastri: nutrizionale, economico, sociale e l’ambientale. Il tutto ben raccontato nella nostra etichetta, dedicata al consumatore finale. Continueremo a investire in questa direzione per crescere come azienda e promuovere una corretta cultura dell’olio a tutti i livelli”.