“Il Filo Rosso del Pomodoro”: il valore dei dati per l’industria conserviera

L’andamento della campagna 2020 e l’importanza della condivisione dei numeri per l’intera filiera: sono stati questi i temi dell’incontro organizzato da Anicav

Si è tenuta ieri, 3 dicembre, l’ottava edizione de “Il Filo Rosso del Pomodoro”, il consueto appuntamento annuale di confronto tra le varie anime della filiera del comparto conserviero organizzato da Anicav e di cui Food era media partner. Il focus del dibattito? I dati, fondamentali per sviluppare azioni mirate a sostegno del comparto, a partire da quelli della campagna appena conclusa.

LA RACCOLTA 2020 IN ITALIA

La raccolta di pomodori da industria ha coinvolto 65.634 ettari di terreno, di cui poco più di 37.000 nel bacino Nord e circa 28.600 ettari nel Centro-Sud Italia. Sono state raccolte oltre cinque milioni di tonnellate di pomodori, di cui 2,7 milioni al Nord e 2,4 milioni al Sud, con una resa per ettaro di circa 78,7 tonnellate a totale Italia.

La campagna – dichiara Giovanni De Angelis, Direttore Generale dell’Anicavha presentato alcune criticità. I costi di gestione sono stati onerosi anche a causa del Covid-19; c’è stata una difficoltà di programmazione per gli stock ancora presenti nei magazzini e per la chiusura dell’Horeca, che ha generato un calo di vendite nel settore. È stato necessario l’utilizzo di una maggiore quantità di pomodoro fresco per mantenere alte le rese, inferiori soprattutto nel foggiano”.

PRODUZIONE MONDIALE: L’ITALIA È TERZA

Marco Serafini, Consigliere dell’Anicav, ha analizzato, invece, l’andamento della campagna a livello mondiale. La produzione totale conta 38,7 milioni di tonnellate, di cui 36,2 dell’emisfero Nord e 2,5 dell’emisfero Sud. Sul podio della classifica mondiale dei produttori c’è anche l’Italia, al terzo posto con i 5,166 milioni di tonnellate di pomodoro raccolto, preceduta da Cina (5,8 milioni) e Canada (10,2 milioni). Dai dati emerge che il 25,77% della produzione mondiale è europea (9,994 milioni di tonnellate) e ben il 13,32% è italiana.

I DATI, UN’OCCASIONE DI CRESCITA PER IL COMPARTO

Il valore dei dati è stato anche il tema della tavola rotonda moderata da Francesca Zecca, Vicedirettore di Food, a cui hanno partecipato Antonio Ferraioli, Presidente dell’Anicav e Ad de La Doria, Francesco Mutti, Ad di Mutti, e Manuel Vàzquez Calleja, Ceo di Conesa Group. Dal confronto è emersa un’esigenza comune: la condivisione dei numeri, come opportunità di miglioramento e di crescita per l’intera filiera.

Se abbiamo una previsione in tempo reale – ha dichiarato Antonio Ferraioli, Presidente dell’Anicav e Ad de La Doria –, riusciamo a organizzare le uscite e gestire picchi di domande. I dati sono fondamentali anche sul fronte della raccolta perché ci aiutano a capire cosa è successo e cosa possiamo aspettarci in termini di output”.

Secondo Francesco Mutti, Ad di Muttila generazione del dato, la condivisione e l’analisi devono essere le prerogative per il futuro. In generale, siamo un settore tradizionalista e questo ci spinge molto spesso a ripetere abitudini di vita anziché andare verso il cambiamento, l’evoluzione. Credo che condividere i dati sia sì un gesto di fiducia, ma deve essere fatto in una logica di miglioramento comune. Infatti, a livello mondiale le filiere che funzionano meglio sono quelle che condividono i dati, come avviene in Usa e Spagna”.

Anche per il Ceo di Conesa la raccolta, lo studio e l’analisi dei dati è basilare per dare valore all’intera filiera e per questo è una pratica utilizzata già da tempo: “Noi raccogliamo campioni in varee aree dalla Cina, della Spagna, del Portogallo – ha specificato Manuel Vàzquez Calleja, Ceo di Conesa Group –. Questo ci consente di avere una visione globale e di analizzare l’andamento del settore in ogni area specifica. Dobbiamo impegnarci tutti alla condivisione delle informazioni, senza paura, per capire in quale direzione sta andando il mercato e dare sempre più valore all’intera filiera”.

La giornata si è conclusa con l’intervento della Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova che ha annunciato il finanziamento di un programma di promozione del pomodoro da industria italiano, l’attenzione verso gli impianti di irrigazione e l’impegno del Mipaaf a concludere l’iter di riconoscimento di una Igp per il pomodoro pelato.

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