Una svolta verso la conversione green che adegua l’Italia alle Direttive Europee del 2018 in tema di Economia Circolare è l’attuazione del decreto legislativo 116 del 3 settembre 2020, un provvedimento che recepisce le direttive UE in merito ai “criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio”.
La ratio è di fornire ai consumatori i giusti mezzi per gestire in modo corretto i rifiuti di imballaggio, informandoli sul materiale di cui è composto il packaging e sul corretto smaltimento nella raccolta differenziata urbana.
Il decreto, se pur con aree grigie che lasciano spazio a molteplici interpretazioni, impone ai produttori l’obbligo di inserire – tra le varie indicazioni riportate sul packaging – una serie di informazioni stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili, e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione Europea, sia per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi sia per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi stessi. A ciò si aggiunge l’obbligo di indicare la natura dei materiali impiegati per la realizzazione del packaging secondo la Decisione 97/129/CE della Commissione.
NUOVE GRAFICHE PER IL NUOVO OBBLIGO DI LEGGE
Il Conai e l’Istituto Italiano Imballaggi hanno fornito una loro interpretazione delle direttive, con l’obiettivo di rispondere alle numerose richieste di chiarimento pervenute a seguito della pubblicazione del decreto legislativo.
Cartotecnica Jesina, grazie alla stretta collaborazione con gli organi nazionali di settore, e facendo tesoro degli studi effettuati relativi alla riciclabilità dei prodotti, ha subito attivato un nuovo pool di consulenza e controllo, istruendo i propri tecnici del reparto Qualità e Prestampa per favorire l’adeguamento delle grafiche dei propri clienti alle nuove direttive e comunicare le informazioni corrette al consumatore onde evitare di incappare in una sanzione.
Grazie a questo tipo di comunicazione, i consumatori avranno una visione più chiara della modalità di smaltimento dei rifiuti, contribuendo in maniera attiva a una riduzione degli impatti ambientali. Di riflesso con questo sistema verranno messe in luce quelle aziende che prestano particolare attenzione all’impatto ambientale del proprio prodotto, selezionando il proprio packaging in base alla sostenibilità dei materiali che lo compongono.
Vediamo un esempio di comunicazione in linea con le indicazioni del Conai:
Nell’immagine sopra riportata, vengono comunicate le informazioni richieste dal dlgs.:
- la tipologia di imballaggio (descrizione scritta per esteso o rappresentazione grafica);
- l’identificazione del materiale (codifica alfanumerica es. PAP 21);
- l’indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata) e nel caso di raccolta differenziata l’indicazione sul materiale di riferimento (carta, plastica e così via).
- In arancione invece, le informazioni facoltative.
La nuova etichettatura è un’opportunità per mettere in risalto le scelte aziendali relative alla sostenibilità, ed uno stimolo alla progettazione di un packaging responsabile, sempre più in linea con la sfida ambientale che caratterizza questo periodo storico.