Da quest’anno i biscotti Fattincasa DiLeo saranno prodotti solo con grano 100% italiano, in virtù dell’accordo siglato dalla Dileo Pietro di Matera con Filiera Agricola Italiana, la struttura di Coldiretti nata per garantire i prodotti agricoli italiani. L’obiettivo dell’operazione è di assicurare la tracciabilità del grano utilizzato nella realizzazione dei biscotti e offrire al consumatore un prodotto sostenibile ed etico in tutte le fasi di produzione.
A sugellare il patto, il marchio FDAI (Firmato Dagli Agricoltori Italiani), che garantisce la totale tracciabilità della filiera dal seme al prodotto finito, la sostenibilità ambientale e sociale dei metodi di produzione, l’equa retribuzione delle aziende agricole fornitrici e il rispetto della vocazione agricola dei territori.
“Attraverso questo marchio – dichiara Stefano Albertazzi, direttore generale di Filiera Agricola Italiana – garantiamo trasparenza e tracciabilità della filiera produttiva, sostenendo la qualità del vero prodotto agricolo italiano. Dileo è un produttore di qualità e rappresenta un partner d’eccellenza per Filiera Agricola Italiana”.
CONTINUA IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITÀ
L’azienda non è nuova a questi temi: già nel 2016 è stata siglata la prima partnership con Coldiretti Basilicata che ha portato alla coltivazione di grano Bramante su circa 100 ettari del materano e alla nascita della prima filiera del ‘biscotto italiano’. Questo nuovo accordo con Filiera Agricola Italiana è un ulteriore progresso che consentirà a Dileo Pietro di estendere a tutta la linea Fattincasa il progetto di tracciabilità del grano.
“Grazie a questo accordo – dichiara il presidente dell’azienda, Francesco Altieri – rafforziamo ancora una volta l’idea che un prodotto buono può essere anche etico e sostenibile. Condividiamo i valori di Filiera Agricola Italiana, perché crediamo che il rispetto del territorio e dei suoi principali attori, sia il punto di partenza per fare impresa in maniera riconoscibile, competitiva e sempre al passo con le esigenze del consumatore”.