Il ritorno alla colazione a casa, tra gli effetti più evidenti della pandemia e dei conseguenti lockdown, ha influito positivamente sul mercato delle fette biscottate, i cui consumi avvengono in gran parte durante il pasto del mattino.
LA RINASCITA DELLE FETTE CLASSICHE
A confermare la rilevanza dell’effetto Covid su questo comparto c’è la crescita delle fette classiche che, secondo Nielsen (totale Italia, I+s+LS+Discount, a.t. settembre 2020) crescono del +2,8% a volume e del +3,4% a valore e rappresentano il 36,9% del mercato a valore e il 421,7% a volume.
Una rinascita, quella del segmento classico, che è legata anche a un posizionamento di prezzo più mainstream (3,14 euro/kg contro i 5,69 delle arricchite) e all’acquisto anche da parte di consumatori non abituali che scelgono varianti semplici come entry point.
Restano al palo invece le fette biscottate integrali: stabili sia a volume sia a valore, rappresentano il 40,1% del mercato a volume e il 34,4% a valore.
ARRICCHITE IN ASCESA
A trainare la crescita della categoria sono senza dubbio le fette arricchite che producono il 13,4% dei volumi venduti e il 20,9% del valore, con una crescita rispettivamente del +13,4 e del +33,4 per cento. A caratterizzare il segmento una pressione promozionale inferiore del 19,1% (-2,4 p.p.) rispetto alla media di mercato (23,7%) e un prezzo medio nettamente superiore che, nell’anno terminante a settembre è cresciuto del 17,6%.
CRESCITA TRASVERSALE ALLE AREE E AI CANALI
L’andamento positivo del mercato fette biscottate riguarda sostanzialmente tutte le aree. L’Area 1 pesa il 27,7% dei volumi e cresce del +3,9% a volume e del +6,8% a valore. In termini di quote è seguita dall’Area 4 (27,6% a volume), che fa registrare una lieve flessione nei volumi (-0,4%), ma una crescita nelle vendite a valore (+4,9%). L’Area 3 pesa il 26,0% e registra trend positivi sia a volume (+2,6%), sia a valore (+6,4%). L’Area 2 è quella che presenta le crescite maggiori: con un peso del 18,7% sulla categoria, mette a segno un +5,6% a volume e +9,9% a valore.
Quanto ai canali, il 42,9% delle vendite a volume e il 46,3% del fatturato sono realizzati nei supermercati, canale che presenta trend positivi sia a valore (+7,9%), che a volume (+3,3%). Diminuiscono i volumi veicolati negli ipermercati, con un trend negativo del -1,3%, mentre crescono le vendite a valore del +4,1 per cento. Il discount pesa per il 21,5% dei volumi del mercato e registra un trend positivo del +6,8% a valore e del +4,9% a volume. Buoni risultati infine per i liberi servizi, con un +7,5% a valore e +3,4% a volume.