Pasta gluten free: la sostenibilità secondo i big player

Le aziende produttrici di pasta gluten free declinano la sostenibilità su diversi fronti, dalla filiera agricola alle soluzioni di packaging

Anche per i produttori di pasta senza glutine, la sostenibilità è un concetto acquisito, un approccio imprescindibile che abbraccia elementi fondamentali dell’attività, dalla filiera al packaging. Dalla Costapresta una grande attenzione sia al prodotto che al packaging, così come alla filiera (lavorando da molti anni con gli stessi fornitori) e alla sostenibilità aziendale, con un approccio responsabile all’utilizzo delle risorse”.

UN PROGETTO DI FILIERA SOSTENIBILE 

Andriani è capofila della filiera di legumi sostenibile tra le più estese d’Italia. Un progetto che si estende su 5.000 ettari di terreni dislocati tra Puglia e Basilicata, con l’obiettivo di raggiungere i 10.000 ettari nel prossimo triennio. “La filiera consente alle imprese agricole aderenti di ottimizzare i disciplinari di coltivazione per salvaguardare suolo e ambiente”, spiega il Vicepresidente e AD Francesco Andriani, che sottolinea gli investimenti dell’azienda in economia circolare e in politiche zeroCO2 volte alla carbon neutrality.

OBIETTIVO PLASTIC FREE

Farmo punta a diventare plastic free in azienda, riducendo il volume dei rifiuti: per questo l’azienda ha installato erogatori di acqua filtrata e dotato tutto il personale di borracce. Sul fronte packaging, invece, l’obiettivo è privilegiare soluzioni riciclabili e ridurre gli spessori dei film plastici, ove non sia possibile sostituirli con la carta. 

Sulla riciclabilità del packaging puntano anche De CeccoBioalimenta. In particolare, l’azienda abruzzese mette in agenda per i prossimi anni una riduzione progressiva della plastica, attraverso l’utilizzo prevalente, e in taluni casi esclusivo, di carta e cartone.

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