È un impegno a tutto tondo quello di Nestlè sulla sostenibilità ambientale. E poter contare sul 96% di imballaggi riciclabili per i prodotti realizzati in Italia ne è una dimostrazione. Il percorso green è partito da tempo. A far da leva ci sono ricerca, riduzione, riuso e riciclo dei pack, collaborazione con realtà esterne ed educazione di colleghi e consumatori. Pilastri di una filosofia imprenditoriale che emergono dal report Nestlé Sustainable Packaging Commitment: road to 2025, appena pubblicato dal Gruppo, per fare il punto su obiettivi e strategie a supporto della sostenibilità degli imballaggi.
L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE
Il fulcro della strategia di Nestlé ruota intorno alla ricerca per sviluppare un packaging del tutto sostenibile e sicuro per gli alimenti conservati.
Con questo obiettivo nel 2019 è stato inaugurato il Nestlé Institute of Packaging Sciences di Losanna, che sviluppa progetti di ricerca sulla sostenibilità degli imballaggi e sulla sperimentazione di materiali innovativi a base biologica, compostabili e biodegradabili. A ciò si aggiungono gli investimenti per ridurre, riutilizzare e riciclare i packaging esistenti. Tra i risultati spicca l’aver raggiunto il 96% degli imballaggi riciclabili per i prodotti realizzati in Italia da Nestlé. Ma non finisce qui. Entro il 2025 l’obiettivo è di rendere il 100% degli imballaggi dell’azienda riciclabili o riutilizzabili.
Altro pilastro strategico è la collaborazione con accademie, partner commerciali, competitors, istituti di ricerca e consumatori per studiare soluzioni innovative per il packaging dei prodotti. Ad esempio, lo scorso anno Nestlé ha annunciato lo stanziamento di oltre 1,5 miliardi di franchi svizzeri da investire in plastica riciclata a uso alimentare fino al 2025, con l’obiettivo di ridurre di 1/3 la plastica vergine. L’azienda ha anche lanciato un fondo di venture capital da 250 milioni per investire sulle startup che si focalizzano su packaging alimentare sostenibile.
LA SENSIBILIZZAZIONE SULLE BUONE PRATICHE
A completare il quadro c’è l’educazione dei dipendenti e dei consumatori. Le sedi del Gruppo si sono impegnate a non utilizzare oggetti di plastica monouso non riciclabili (in Italia questo obiettivo è stato raggiunto nel 2019). Tutti i dipendenti, inoltre, sono coinvolti in iniziative che stimolano maggiore sensibilità ambientale, come la raccolta di rifiuti sulle spiagge in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Neanche il coinvolgimento dei consumatori non rimane indietro. La scorsa estate Nestlé ha lanciato anche “Dove lo butto?”, la piattaforma digitale che aiuta gli utenti a individuare le corrette modalità di smaltimento dei materiali di cui è composto il packaging dei prodotti.
“La salvaguardia dell’ambiente e l’impegno per lo sviluppo di packaging sostenibili costituiscono elementi cruciali su cui abbiamo fondato il nostro modello di business – osserva Marta Schiraldi, Sustainability Lead Italy & Malta Gruppo Nestlé in Italia – come evidenzia il nostro ambizioso obiettivo di raggiungere il 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025. Siamo orgogliosi che in Italia i packaging dei nostri prodotti siano già ampiamente riciclabili (ben il 96%), anche se la strada è ancora in salita. Si tratta di un cammino che non possiamo percorrere da soli. Solo lavorando insieme a partner e competitor, istituti di ricerca e coinvolgendo collaboratori e consumatori, potremo proseguire nel solco tracciato e raggiungere risultati che abbiano un impatto significativo sulle persone e sul pianeta”.