“Siamo pronti a collaborare per lo sviluppo dell’agricoltura italiana che è la più green d’Europa grazie alla leadership conquistata per valore aggiunto, sostenibilità e qualità”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, esprimendo apprezzamento per il discorso del Presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato.
L’agricoltura italiana ha il primato delle Indicazioni Geografiche nell’Unione Europea con 311 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Dop/Igp, oltre a 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola. Senza dimenticare la leadership nel biologico, con oltre 70mila aziende agricole bio, oltre al primato della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.
L’AMBIENTE COME PUNTO DI FORZA
Sul rispetto dell’ambiente e la qualità dei prodotti, il sistema agroalimentare italiano “fonda la sua competitività, che ha consentito di ottenere nel 2020 il record storico delle esportazioni a 46,1 miliardi in netta controtendenza rispetto agli altri settori travolti dalla pandemia da Covid. Con la crisi – continua Prandini – la filiera del cibo è diventata la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi, garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro grazie all’attività di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”.
REAGIRE ALLE CRITICITÀ
Sempre secondo Coldiretti, “l’allarme globale provocato dal coronavirus, con i prezzi dei prodotti alimentari di base che secondo la FAO ha raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni, ha fatto emergere una maggiore consapevolezza del valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. Ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde”.
AGRICOLTURA SOSTENIBILE: LE PROPOSTE DI COLDIRETTI
Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva. Sono alcuni dei progetti strategici cantierabili, elaborati dalla Coldiretti come proposte per il Recovery Plan. “Occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese” – conclude Prandini.