Oleum, lo strumento per un olio d’oliva autentico e di qualità

Il progetto europeo ha realizzato strumenti utili per il controllo di qualità e autenticità dell’olio d'oliva, contro le pratiche fraudolente

Da ben quattro anni, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna è impegnato nel portare avanti i lavori di Oleum. Il progetto europeo, nell’ambito del programma Horizon 2020, mirava alla messa a punto di soluzioni per il controllo di qualità e autenticità dell’olio di oliva.

UN PROGETTO SFIDANTE

Sotto la guida di Tullia Gallina Toschi, Professoressa dell’Unibo, il progetto ambisce a combattere i tentativi di frode, dalle miscelazioni illegali ai “finti extravergine”. Si stima che le frodi alimentari e i casi di contraffazione a livello globale generino ogni anno un giro d’affari da 30 miliardi di euro. Tali pratiche illegali spesso affliggono anche il settore dell’olio d’oliva, minando la fiducia dei consumatori e la reputazione di un prodotto simbolo della qualità enogastronomica e nutrizionale della dieta mediterranea.

Per rispondere a questa minaccia, il lavoro del consorzio di Oleum ha perfezionato tecniche esistenti e introdotto soluzioni innovative. Queste consentono il controllo della qualità dell’olio coerentemente con quanto dichiarato dai produttori e la verifica dell’origine geografica. “ Mettendo insieme marcatori singoli, utili per il controllo della qualità e dell’autenticità dell’olio di oliva, e dati riferiti all’intero profilo analitico – spiega la Professoressa –, siamo arrivati a possedere una visione d’insieme molto dettagliata, che si potrebbe esemplificare come una fotografia o un’immagine ‘biometrica’”. Una sfida di certo non semplice “che Oleum è riuscito a vincere con un approccio incrementale, semplice e robusto, mettendo a punto e selezionando gradualmente nuovi elementi diagnostici per arrivare ad una sintesi efficace priva di ogni facile sensazionalismo”, ha aggiunto la Toschi.

RISULTATI IMPORTANTI PER IL SETTORE

Lo scorso mese è stato organizzato un evento digitale per illustrare l’impatto delle soluzioni di Oleum nel settore dell’olio di oliva a livello europeo. I metodi e i materiali di riferimento messi a punto dagli studiosi sono stati validati in conformità con gli standard europei e sono quindi pronti per essere considerati per le prossime direttive che saranno sviluppate dall’Ue in collaborazione con il Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi).

Il lavoro svolto ha inoltre portato alla creazione di due elementi di rilevanza per il futuro del settore. In primis, è nato l’Oleum Network, che connette a livello internazionale il patrimonio di conoscenze e di strumenti per l’analisi e l’autenticazione degli oli d’oliva. Nel corso del progetto, infatti, laboratori di tutto il mondo hanno partecipato a corsi di formazione e workshop per la condivisione dei risultati e delle novità. La rete oggi permette a tutti gli attori coinvolti di avere un confronto costante ed è destinata a crescere. Infine, il progetto ha dato vita all’Oleum Databank, un database digitale con i dati ottenuti nel corso dei quattro anni di lavoro di Oleum. I laboratori potranno contare su questi documenti per valutare la qualità e l’autenticità dei campioni, favorendo così l’instaurarsi di un approccio condiviso a livello globale per la verifica della conformità degli oli d’oliva.

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