Per i produttori di pasta italiani il 2020 è stato un anno di vendite record non solo in Italia, ma anche fuori dai confini nazionali: secondo Coldiretti, a livello di comparto, l’esportazione è cresciuta del 16 per cento. Dato che sfiora il raddoppio nel caso di Sgambaro, che ha chiuso il bilancio con un aumento del fatturato estero pari al 30%. Quest’anno l’azienda punta a consolidare i volumi 2020 e registrare un’ulteriore crescita delle vendite pari al 5 per cento. Entro tre anni l’azienda vuole portare il peso dell’estero sul giro d’affari complessivo al 30% dall’attuale 18-20% (su un fatturato globale di 21 milioni di euro nel 2020).
DAL NORD ALL’EST EUROPA
Il pastificio gode di un ottimo posizionamento nel Nord Europa, in particolare Danimarca, Finlandia e Svezia, ma anche Islanda. Sgambaro sta lavorando per entrare o ampliare la presenza in grandi mercati europeicome Francia, Spagna, Germania e Regno Unito e guarda con interesse l’evoluzione del comportamento d’acquisto nei Paesi dell’Est Europa e in Russia, aree che tradizionalmente premiano strategie pricing molto competitive. “Anche se parliamo di volumi molto bassi, negli ultimi mesi abbiano iniziato a spedire in Repubblica Ceca, Polonia e Serbia– racconta Federico Gris, Direttore Commerciale Sgambaro –. Un fatto curioso: in Russia è soprattutto il mondo della ristorazione d’alta gamma a ordinare la nostra pasta”.
Il raggio d’azione del pastificio comprende Arabia Saudita, Israele, Sudafrica, Australia,Paesi del Sud-est Asiatico e Giappone. Senza dimenticare il Canada, che da Sgambaro compra la pasta di Kamut®, materia prima – l’unica non prodotta in Italia – che l’azienda importa proprio dal Nord America.
IN CINA CON ‘COLOURFUL PASTA’
Dopo aver ottenuto la certificazioneStar-K Kosher, che ha aperto un importante sbocco sul mercato israeliano, Sgambaro ha superato il rigoroso iter di certificazione Halal, che ha aperto all’azienda i mercati di Malesia, Thailandia, Indonesia e Arabia Saudita.
Dal confronto con uno dei maggiori distributori online di integratori locale ha preso forma il progetto ‘Colourful Pasta’ in Cina, ancora in fase di sviluppo. Si tratta della creazione di cinque referenze di pasta aromatizzate con curcuma (che ne dona un colore giallo), spinaci (verde), pomodoro (rosso), barbabietola (viola) e alga spirulina (verde-azzurro scuro). “È un’iniziativa che ci permetterà di rivolgerci a un target ben definito di consumatori cinesi che, oltre alla qualità della pasta, sono interessati a un prodotto arricchito di nutrienti e dall’aspetto glamour”.