Da sempre Citres adotta strategie che mirano a ridurre l’impatto ambientale migliorando fasi di produzione e di riciclo, raggiungendo, grazie all’innovazione tecnologica, un’alta capacità produttiva a basso impatto ambientale. I passi mossi in questa direzione sono sempre di più, a conferma di come le buone scelte quotidiane migliorino la vita di tutti. Il brand veneto specializzato in conserve è partito dal miglioramento di alcune fasi industriali, lavorando con un impianto di produzione realizzato interamente a sistema fotovoltaico e un innovativo sistema di recupero del vapore.
In questo modo è infatti possibile trarre calore in grado di riscaldare l’acqua fino ad 80°C. Citres inoltre, è inserita in un ciclo di smaltimento delle glassine. Il residuo delle etichette viene riutilizzato per produrre carta riciclata e silicone. I sottoprodotti della produzione vengono invece riutilizzati per produrre energia elettrica e termica, che rende l’azienda parte attiva nella produzione di energia verde da biogas.
L’impianto a circuito chiuso di Citres limita il consumo di acquane fa sì che questa venga riutilizzata per il raffreddamento del pastorizzatore, garantendo un risparmio idrico dell’80%. Un ottimo risultato per un’azienda che produce 10 mila vasi l’ora per i formati più piccoli e 5 mila vasi l’ora nei formati destinati al settore foodservice.
Le produzioni Citres sono colorate e stagionali, realizzate con prodotti freschissimi che rispettano il ciclo di vita degli ortaggi e delle verdure. I vasi, dal packaging ultra moderno, sono resi vivaci da etichette realizzate in modo tale che siano facili da rimuovere per una raccolta differenziata più agevole e pulita. Sono prodotte infatti con l’impiego di un supporto cartaceo siliconato che, al termine del suo utilizzo, si trasforma in un materiale riutilizzabile come materia prima.
Citres punta sulla ricerca continua al fine di rendere sostenibile ogni azione, dalla linea produttiva alle pause caffè in ufficio, dall’utilizzo di bicchierini biocompostabili alle colonnine idriche per l’acqua potabile, fino all’impiego di carta certificata FSC.