Poco meno di un paio di punti percentuali. A tanto ammonta la perdita del valore aggiunto riportata nel 2020 dal settore congiunto del Food&Beverage. Un dato precisamente pari all’1,8% che dimostra come la filiera agroalimentare abbia saputo attenuare gli effetti di una drammatica pandemia, generando oltre 64 miliardi di euro, di cui 31,2 mld provenienti appunto dal F&B. Una flessione lieve e contenuta, migliore decisamente rispetto alla contrazione dell’8,9% avvertita sul Pil Nazionale italiano. Ed è esattamente uguale allo stesso dato dell’1,8%, ma questa vota con il segno più, l’andamento 2020 dei prodotti agroalimentari italiani venduti all’estero. A dichiararlo è il report firmato da the European House – Ambrosetti, la community F&B che si darà appuntamento il prossimo 4 e 5 giugno a Bormio dove si svolgerà la quinta edizione del Forum ‘La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni’.
Il 2020 è stato caratterizzato da un andamento in forte affanno da parte del fuori casa, mentre gli effetti sui consumi provocati dalla pandemia hanno risparmiato il canale moderno che ha retto l’urto. La situazione ha dunque generato un bilancio finale in sostanziale equilibrio e, tutto sommato, piuttosto incoraggiante se si considerano tutti i fattori penalizzanti.
La stessa flessione del comparto F&B corrisponde a quella riportata dal Gruppo Sanpellegrino, come rende noto il suo amministratore delegato, Stefano Marini, il quale, intervistato dal nostro sito, ha espresso un certo ottimismo in merito a una ripresa del mercato “Lo scorso anno abbiamo chiuso il bilancio in pareggio, dopo essere cresciuti nel 2019 dell’11% – ha dichiarato il manager –. Ha pesato molto il calo dell’Horeca che, sul nostro fatturato, vale circa il 40%. In Gdo l’andamento ha mostrato un incremento a volume dei nostri marchi di acqua minerali, a fronte di una flessione a valore, con un mix euro/litro penalizzato a causa del lockdown che, con la gente a casa, ha ridotto di parecchio i consumi dei piccoli formati on the go, che pensiamo (e speriamo) possano tornare a crescere in queste prossime settimane”.
Dopo le restrizioni dei primi mesi del 2021, l’ad del Gruppo Sanpellegrino intravede una situazione destinata a migliorare, prevedendo un rimbalzo delle vendite a livello multicanale, online compreso, con l’aiuto anche di alcune novità a scaffale che ribadisco l’impegno di Sanpellegrino sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità. È appena stata avviata la distribuzione, che si completerà entro fine maggio, di una nuova linea del marchio Levissima chiamata Natura composta da tre referenze ottenute da infusi a freddo in acqua Levissima. E lo stesso brand ha di recente fatto il suo esordio nel nuovo eco-pack in R-Pet al 100%, utilizzato per la referenza di acqua minerale nel formato da 1 litro e in quello da 0,75.