Carrello della spesa, più di 22 mila referenze hanno l’Italia in etichetta

I numeri nell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy: il giro d’affari continua a crescere. E su 12.695 prodotti spicca la bandiera italiana
Carrello della spesa, più di 22 mila referenze hanno l’Italia in etichetta

La pandemia non ha fermato la crescita dei prodotti alimentari che dichiarano sulle etichette la loro italianità. Anzi, le ha dato un’ulteriore spinta. Nel 2020, infatti, il loro giro d’affari è aumentato di +7,6%, in netto miglioramento rispetto al +2,1% messo a segno nel corso del 2019. A misurare e monitorare l’andamento di questo paniere “tricolore” nel carrello della spesa degli italiani è l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, di cui è stata appena pubblicata la nona edizione.

La nuova release dello studio racconta l’evoluzione della spesa nel corso del 2020, e incorona l’italianità come uno dei trend più dinamici e significativi anche durante la pandemia. Un fenomeno che coinvolge il 26,3% degli 84.804 prodotti alimentari rilevati, e che supera gli 8,4 miliardi di euro di vendite nei supermercati e ipermercati italiani.

CARRELLO DELLA SPESA: L’ITALIA IN ETICHETTA

Sono sempre più numerosi i prodotti alimentari che comunicano la loro italianità sulle etichette delle confezioni. E lo fanno in tanti modi diversi: sono otto quelli che l’Osservatorio Immagino ha raccolto in un paniere ad hoc fin dalla sua prima edizione, realizzando così il primo “censimento” del fenomeno Italia nel mondo del food di largo consumo. Dalla presenza della bandiera italiana ai claim relativi all’origine o alla produzione, fino alle indicazioni geografiche europee (Dop, Doc, Igp, Docg).

Tutti gli indicatori analizzati hanno segnato un andamento positivo nel corso del 2020, migliorando decisamente i trend ottenuti nell’anno precedente e riuscendo anche, in alcuni casi, a recuperare le battute d’arresto subite nel 2019” – spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. “L’avanzata nel carrello della spesa dei prodotti che richiamano in etichetta la loro italianità, in tutte le sue declinazioni, si conferma quindi uno dei fenomeni più rilevanti nel mondo dei prodotti alimentari di largo consumo”.

DOP E IGP

La performance più brillante del 2020 è stata quella della Dop (Denominazione di origine protetta): presente su oltre 1.100 prodotti, ha aumentato le vendite di +11,2% (+7,1% nel 2019), soprattutto grazie alla crescita della domanda dei consumatori e al contributo decisivo dei formaggi (grana e da tavola) e degli affettati. Crescita annua a due cifre anche per i circa mille prodotti Igp (Indicazione geografica protetta): il +11,1% di sell-out messo a segno nel 2020 è decisamente più brillante rispetto al +0,3% con cui avevano chiuso il 2019. Un risultato dettato soprattutto dall’aumento della domanda e dall’andamento positivo di alcuni prodotti, come affettati, pasta di semola e arance.

100% ITALIANO

Ha sfiorato il +10% di aumento l’insieme dei 6.190 prodotti accomunati dalla presenza sulle etichette del claim “100% italiano”, il secondo per giro d’affari nell’area dell’italianità. A spingerne la crescita sono stati, in particolare, mozzarelle, affettati, latte Uht, pasta di semola, uova, passate di pomodoro, olio extravergine di oliva e farine.

PRODOTTO IN ITALIA

Ha riportato il saldo annuo in attivo, dopo il -1,2% del 2019, il claim “prodotto in Italia”, rilevato su oltre 7 mila referenze, che ha ottenuto un aumento di +1,2% delle vendite, grazie alla ripresa della domanda e al successo di prodotti, come il pesce preparato panato surgelato, le paste filate uso cucina e l’olio extravergine di oliva.

BANDIERA TRICOLORE

Anche nel 2020, tra gli otto claim o loghi relativi all’italianità rilevati dall’Osservatorio Immagino, il più importante sia per numero di referenze sia per giro d’affari resta la bandiera italiana. Il tricolore compare su ben 12.695 prodotti presenti nel carrello della spesa degli italiani (il 15,0% di tutti i prodotti alimentari monitorati nell’Osservatorio Immagino). Prodotti che generano il 14,7% del sell-out totale di supermercati e ipermercati. Cresciuto di +1% nel 2019, negli ultimi 12 mesi si è rivelato più dinamico, arrivando a un +6,6%. Determinanti l’espansione della domanda dei consumatori e delle vendite di alcuni alimenti, come uova, olio extravergine di oliva, latte Uht, surgelati vegetali, quarte lavorazioni avicunicole e patate.

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