Selex, nel 2020 vendite in crescita del +10,3%

Approvato il bilancio 2020 e nominato il nuovo Cda. E nei primi quattro mesi del 2021 il fatturato aumenta ancora, del +4,1%
Selex, nel 2020 vendite in crescita del +10,3%

Nel 2020 Selex Gruppo Commerciale ha ottenuto un incremento delle vendite sul 2019 pari al +10,3%. Dal primo gennaio di quest’anno, con l’ingresso di 6 nuovi soci, l’insegna è la seconda realtà della Distribuzione moderna italiana (fatturato alla vendita di 16,15 miliardi di euro, compresi i canali retail e cash&carry) con una quota di mercato del 14,4% (dati IRI).

E la crescita continua. Nei primi 4 mesi del 2021, le 18 imprese familiari italiane che costituiscono il gruppo registrano infatti un fatturato in crescita del +4,1%.

L’assemblea dei 18 soci del gruppo ha nominato anche il nuovo CdA. Riconfermato presidente Alessandro Revello di Dimar (nella foto), con Dario Brendolan di MaxiDì e Giovanni Pomarico di Megamark come vice. Revello ha dichiarato: “Il prossimo triennio sarà oltremodo complicato e dovremo essere all’altezza della fiducia che i clienti ripongono in noi e nelle nostre insegne ogni giorno. Il gruppo si è rafforzato con l’ingresso di sei nuovi soci e grazie alla nostra capacità di stare insieme, che si traduce in una collaborazione fattiva e di valore tra le imprese, mi sento ottimista e sereno nell’affrontare le importanti sfide che ci aspettano”.

INVESTIMENTI

Per il secondo semestre Selex conferma il completamento degli investimenti sulla rete vendita per 360 milioni di euro, con 72 nuove aperture e 135 ristrutturazione che arricchiranno l’offerta multicanale di insegne nazionali e regionali che coprono tutto il Paese con oltre 3.200 punti vendita.

Sono previste ulteriori risorse a sostegno delle famiglie per le quali è stato studiato un piano promozionale che consentirà un risparmio di oltre 380 milioni euro su tutta la spesa (sul punto vendita e online), si tratti di generi alimentari freschi e freschissimi, drogheria, cura casa e persona.

Importanti risultati anche per le vendite del canale e-commerce, del quale fa parte il portale www.cosicomodo.it, cresciute del 45% nei primi 5 mesi dell’anno. Il canale vede attive 12 insegne del gruppo, per oltre 100 punti di ritiro e 400 territori coperti dal servizio di consegna a domicilio.

Maniele Tasca, direttore generale, ha sottolineato che “L’andamento positivo dei primi mesi non modifica la preoccupazione per il secondo semestre dell’anno, quando ci confronteremo con le difficoltà economiche di alcune fasce della popolazione e con l’inflazione di materie prime importanti. Gli investimenti programmati dagli imprenditori sono funzionali a mantenere integro il potere di acquisto dei nostri clienti e a raggiungere gli obiettivi di crescita del +4% per il 2021”.

NUOVI SOCI E FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ

La prima parte del 2021 è stata importante per l’integrazione dei sei nuovi soci. Un’opportunità di sviluppo non solo dal punto di vista commerciale ma anche rispetto alle sinergie che nascono dalle stesse visioni sul futuro. Una fra tutte è la necessità di diventare imprese sempre più sostenibili. Da questa esigenza è nata una strategia che coinvolge le Marche del distributore (Selex, Consilia, il Gigante, Vale, Vanto, Su’) e ha l’obiettivo di ridurre del 9% la plastica utilizzata per i pack, la sostituzione del 30% di plastica vergine con plastica riciclata e l’eliminazione di 155 tonnellate di overpack.

IL BILANCIO SOCIALE

Di questo e di tutti i progetti promossi a favore della sostenibilità, dei territori e delle persone che li abitano e li vivono, tratta la nuova edizione del Bilancio Sociale Selex appena pubblicata online.

Lo scorso anno sono stati investiti 5 milioni per sostenere iniziative sul territorio. Dalle donazioni alla sanità, il progetto “Scuola” che coinvolge quasi 5.800 istituti scolastici, l’operazione con Banco Alimentare.

In collaborazione con organizzazioni e realtà territoriali, il gruppo e le imprese socie lavorano per la valorizzazione del tessuto produttivo e del patrimonio enogastronomico dei territori in cui operano. L’Italia, innanzitutto: il 94% dei fornitori dei prodotti a marchio è di origine nazionale. L’investimento sulle MDD è motivato dal successo di gradimento dei clienti, che si traduce in una quota di mercato pari a circa il 20% nelle categorie di presenza.

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