“Produrre birra per un oggi e un domani migliori” è la mission di Carlsberg Italia. E il decimo Bilancio di Sostenibilità 2020 rendiconta le performance ambientali di 10 anni di investimenti in innovazioni per contribuire alla salvaguardia del Pianeta.
Obiettivi concreti legati a Together Towards ZERO, il Programma di Sostenibilità del Gruppo Carlsberg, che fissa i target per il 2030 allineandoli agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU.
“Anche in un momento storico così difficile, Carlsberg Italia ha continuato a perseguire gli Obiettivi di Sostenibilità prefissati, dimostrandosi resiliente come mai prima d’ora. Abbiamo fatto scelte responsabili. Come quella di installare un depuratore indipendente e rinnovare il parco auto con vetture ibride o plug-in, a riconferma dell’impegno verso il raggiungimento di un’economia a zero emissioni di CO2, senza mai perdere di vista il focus su innovazione e ricerca” commenta Kaare Jessen, Managing Director di Carlsberg Italia.
IMPRONTA AMBIENTALE
Presso lo stabilimento produttivo di Induno Olona, con l’entrata in funzione a pieno regime del Pastorizzatore Flash nel 2020, rispetto al 2018, sono stati risparmiati il 16,6% (MWh/anno) di energia elettrica consumata, il 20% (MWh/hl) di consumo specifico di gas metano, e il 38,6% di emissioni specifiche di CO2 (kg CO2/hl). Il tutto migliorando anche l’ambiente di lavoro degli operatori grazie a ambienti meno umidi e più freschi, rispetto al precedente pastorizzatore a tunnel.
A ciò si aggiunge il progetto che quest’anno porterà il Birrificio a utilizzare energia verde autoprodotta, ovvero il biogas prodotto grazie all’impianto aziendale di depurazione, così da abbassare ulteriormente consumi e emissioni.
La diminuzione dell’impronta ambientale è anche legata alla logistica e alla mobilità sostenibile. Il 78% del parco macchine aziendale è composto da auto ibride o plug-in e i fornitori utilizzano mezzi a ridotto impatto ambientale.
SPRECHI IDRICI
Non può esserci birra senza acqua. Carlsberg Italia è impegnata nella riduzione dei propri consumi idrici complessivi, che nel 2020 sono diminuiti del 7,6% rispetto all’anno precedente, grazie anche al riutilizzo di una parte dell’acqua destinata al lavaggio delle bottiglie per il raffreddamento dei macchinari e altri servizi tecnici.
Altro importante investimento dell’ultimo triennio è il depuratore, che nel 2020 ha permesso di depurare la totalità delle acque reflue restituendo all’ambiente 209.270 metri cubi di acqua depurata con una qualità prossima a quella della fonte.
L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE
Si chiama DraughtMasterTM Modular20 l’innovativo sistema di spillatura senza CO2 aggiunta amica dell’ambiente adottato dal Gruppo. La birra si conserva inalterata fino a 31 giorni contro i circa cinque giorni di un fusto in acciaio, comportando un minore impatto ambientale rispetto ai fusti in acciaio, alle lattine e alle bottiglie di vetro.
Nel 2020, a dieci anni dal suo ingresso nel mercato, il 97% della birra distribuita da Carlsberg Italia in fusti ha utilizzato questa tecnologia. E lo scorso anno, nonostante il calo delle vendite a causa della pandemia, l’Azienda ha risparmiato oltre 5 milioni e 300mila kg di emissioni di CO2, pari a quella assorbita in un anno da 214.798 alberi, l’equivalente di una superficie par 731 campi da calcio.
Carlsberg Italia ha saputo dimostrarsi resiliente nel suo impegno verso l’impatto ambientale zero e i target fissati al 2030 vanno in questa direzione perché unire al business la sostenibilità è l’unica scelta saggia, come dimostrano gli effetti collaterale legati al cambiamento climatico.