Paese che vai, raccolta differenziata che trovi. Ma come aiutare i consumatori nel corretto smaltimento dei rifiuti, rispettando le regole dei vari comuni? Da questo obiettivo esattamente un anno fa, nasceva la piattaforma digitale di Nestlé per la raccolta differenziata “Dove lo butto?”, creata con l’obiettivo di informare e aiutare i consumatori in modo rapido e intuitivo sul corretto smaltimento dei rifiuti, in qualsiasi parte d’Italia si trovino. “Dove Lo Butto?” è uno dei progetti sviluppati in Italia nell’ambito dell’impegno globale dell’azienda di rendere tutti i suoi imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025.
PIÙ RICICLO, MENO SPRECHI
Qualche settimana fa Nestlé ha lanciato una versione aggiornata di “Dove lo butto?”. Ora, infatti, è disponibile anche un’etichetta consapevole “digitale”: una volta selezionato manualmente il prodotto di interesse o effettuata la scansione del codice a barre, la piattaforma fornisce indicazioni per interpretare il termine minimo di conservazione presente sul packaging per aiutare i consumatori a capire se il prodotto può essere ancora consumato dopo la scadenza.
Il progetto nasce in collaborazione con Too Good To Go – l’app contro gli sprechi alimentari – di cui Nestlé è partner in Italia dall’inizio del 2021 nell’ambito del “Patto Contro Lo Spreco Alimentare” e al momento coinvolge i prodotti Nescafé Dolce Gusto.
DIFFERENZIATA “AVANZATA”
Se con la “vecchia” piattaforma, per scoprire le disposizioni del comune sulla raccolta a cui destinare il packaging dei prodotti Nestlé era necessario rimandare l’utente al sito della municipalizzata locale, ora la geolocalizzazione permette di ricevere in pochi istanti le informazioni.
Ma questa è solo una delle novità dell’ultimo anno, che ha visto l’apertura di una sezione dedicata alla news e una ai suggerimenti per sostenibilità.
C’E BISOGNO DI CHIAREZZA
Dallo studio “Dove lo butto? – The consumer digital platform”, commissionato da Nestlé ad Althesys per realizzare il lavoro di mappatura delle modalità gestionali della raccolta differenziata in Italia, sono emersi risultati particolarmente significativi.
- In Italia si contano da 62 a 93 soluzioni diverse per la raccolta differenziata di ogni materiale.
- Nonostante la norma UNI 11686 definisca un modo per identificare le frazioni di rifiuti urbani tramite colori e simboli specifici, sul territorio nazionale vengono utilizzate indicazioni visive e cromatiche differenti per lo stesso materiale.
- Il blu è il colore stabilito dalla normativa per la raccolta della carta, ma questo viene utilizzato solo nel 15% dei casi.
- Per il vetro si registrano 62 diverse modalità di raccolta e una prevalenza del colore verde (61%).
- La plastica si caratterizza per la presenza di 63 diverse modalità di raccolta, per cui viene utilizzato prevalentemente il giallo (44%), come indicato dalla normativa, affiancato da soluzioni alternative: sacco trasparente (13%), colore blu (12%) e azzurro (11%).
SI DEVE FARE DI PIÙ
“Sono particolarmente orgogliosa delle nuove funzionalità della piattaforma “Dove lo butto?”, su cui stiamo investendo molto – afferma Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia –, perché siamo convinti che possa rappresentare un’importante soluzione per fornire ai consumatori informazioni chiare per smaltire correttamente i rifiuti e, allo stesso tempo, ridurre lo spreco alimentare. I dati dello studio dipingono un quadro decisamente frammentario nel nostro Paese in materia di disposizioni sulla raccolta differenziata e, come azienda, abbiamo il dovere di fare del nostro meglio per offrire strumenti concreti per aiutare i cittadini e promuovere una maggiore sensibilizzazione ambientale”.