illycaffè partecipa da protagonista alla 30ª edizione di Arco, la fiera d’arte contemporanea di Madrid (16-20 febbraio 2011), con un’opera disegnata da Tobias Rehberger – vincitore del Leone d’Oro alla 53ª edizione della Biennale di Venezia – e il premio illy per sustain art, dedicato ai giovani artisti emergenti. L’opera di Rehberger è il progetto del quarto spazio caffè, commissionato da illy all’artista tedesco che – come in quelli realizzati a Berlino, Istanbul e Torino – utilizzerà la tecnica camouflage, ispirata allo stile “dazzle” delle navi britanniche durante la prima guerra mondiale, dove strisce e colori si incontrano e si incrociano, creando un gioco ottico che confonde la percezione dello spazio. In parallelo, illycaffè propone ad Arco 2011 la quarta edizione del Premio illy per sustain art, con l’obiettivo di estendere alla comunità artistica internazionale l’approccio dell’azienda a una crescita sostenibile, offrendo occasioni di visibilità e incontro con il mercato agli artisti provenienti dai Paesi emergenti. Quest’anno il riconoscimento sarà dedicato ad artisti under 35, che espongono le loro opere nella sezione “Solo Projects: Focus Latin America”. 11 le gallerie confermate e partecipanti al premio, scelte da Luisa Duarte, curatrice brasiliana indipendente, Daniela Pérez, curatrice del museo Rufino Tamayo di Città del Messico, e Julieta González, curatrice della sezione Latinoamerica presso la Tate Modern Gallery di Londra. La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì 18 febbraio all’interno dello spazio illy. Il vincitore, selezionato da una giuria internazionale, insieme a Carlo Bach, direttore artistico di illycaffè, riceverà un premio di 15mila euro e la possibilità di presentare un progetto per la realizzazione di una serie di tazzine d’artista illy Art Collection. Nelle tre precedenti edizioni il Premio illy per sustain art è stato assegnato ad artisti di Paesi produttori di caffè (rispettivamente Brasile, India e America): nel 2008 il riconoscimento è stato assegnato al brasiliano Matheus Rocha Pitta, nel 2009 all’indiano Avinash Veeraraghavan e nel 2010 al messicano Camilo Ontiveros.