L’Italia ha una nuova Indicazione Geografica (IG) alimentare. Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 2 agosto scorso è stata infatti registrata ufficialmente la denominazione Olio di Roma Igp. Secondo i dati dell’Osservatorio Qualivita, nel comparto cibo questa è la 139esima tra le Igp italiane, e la 315esima nel totale delle Indicazioni Geografiche agroalimentari dell’Italia. L’Olio di Roma è il terzo prodotto italiano registrato nel 2021.
L’Italia raggiunge dunque quota 315 IG Cibo – di cui 173 Dop, 139 Igp e 3 Stg – alle quali si aggiungono 526 prodotti vitivinicoli, per un totale di 841 denominazioni oltre alle 34 IG delle Bevande Spiritose per un totale di 875 Indicazioni Geografiche. L’Olio di Roma Igp appartiene alla Classe 1.5. Oli e grassi (burro, margarina, olio, ecc.) che conta 49 denominazioni Dop Igp.
DESCRIZIONE UFFICIALE
L’olio extravergine di oliva Olio di Roma Igp è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Itrana, Carboncella, Moraiolo, Caninese, Salviana, Rosciola, Marina, Sirole, Maurino Pendolino, Frantoio e Leccino per un minimo dell’80%.
ASPETTO E SAPORE
Si tratta di un olio caratterizzato da un colore che va dal verde al giallo oro. Il profumo è fruttato di oliva di intensità variabile con evidenti note di pomodoro e/o carciofo e/o mandorla e/o erbaceo. Il gusto è amaro e piccante di intensità variabile a cui possono associarsi note di pomodoro e/o carciofo e/o mandorla e/o erbaceo.
COMMERCIALIZZAZIONE
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Olio di Roma Igp. È commercializzato in recipienti consentiti dalla normativa vigente e con capacità non superiore a 5 litri, sigillati e provvisti di etichetta.
ZONA DI PRODUZIONE
La zona di produzione dell’Olio di Roma Igp si estende nell’intera provincia di Viterbo e in numerosi comuni delle province di Rieti, Roma, Frosinone e Latina, nella regione Lazio.