Secondo l’ultima edizione del Nielsen Global Consumer Confidence Index – che rileva on line la fiducia, le preoccupazioni e la propensione alla spesa di oltre 29mila consumatori in 52 Paesi in Europa, America Latina, Medio Oriente, Africa, Nord America e Asia-Pacifico – nel quarto trimestre del 2010 si è accusato un calo in 25 Paesi dopo che le speranze di ripresa economica a livello mondiale sono sfumate, dando spazio all’inquietudine per l’aumento della disoccupazione, all’incertezza del posto di lavoro, all’aumento dei prezzi di alimentari e servizi.
Al termine del 2010, l’indice globale Nielsen sulla fiducia dei consumatori non ha registrato variazioni rispetto ai 90 punti del trimestre precedente e ha concluso l’anno 2 punti al di sotto del valore di inizio anno. A livello globale, nel 2010, la fiducia dei consumatori ha raggiunto il picco durante il secondo trimestre con 93 punti. L’area geografica in assoluto più ottimista è risultata l’America Latina con 100 punti (una crescita di 6 punti rispetto all’anno precedente) seguita dall’Asia-Pacifico con 97 punti (+6 punti). Il Nord America ha registrato 83 punti (-2 punti rispetto all’anno precedente), mentre l’Europa è stata la regione più pessimista con 78 punti (+2 punti).
In Italia l’indice è in rialzo (71 punti) rispetto al trimestre precedente (64 punti), quando aveva toccato il minimo storico dal 2005: ma non si può parlare di ripresa perchè il livello raggiunto nel trimestre ottobre-dicembre non si discosta dai 70 punti raggiunti nel primo trimestre del 2009, cioè a inizio crisi.
Nonostante molti Paesi siano ufficialmente usciti dalla recessione, numerosi consumatori prevedono che la situazione non si modifichi nel breve termine: il 54% degli americani, il 56% degli europei e 47% dei consumatori in Asia-Pacifico ipotizza che la recessione perduri per un altro anno.
In Europa occidentale, tra i Paesi più pessimisti ci sono i cosiddetti Paesi “PIIGS” (Portogallo 74%, Irlanda 79%, Italia 49%, Grecia 83%, Spagna 66%).
Negli ultimi sei mesi del 2010, il numero di consumatori senza reddito per le spese superflue è salito dal 22 al 31% in Nord America, dal 16 al 20% in Europa e dal 10 al 15% in America Latina.
Per 16 dei 52 mercati analizzati, il 2010 è terminato con livelli di fiducia dei consumatori superiori rispetto a quelli registrati ad inizio anno: Argentina, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, India, Lituania, Malesia, Norvegia, Filippine, Corea del Sud, Svezia, Svizzera, Tailandia e Turchia. A livello globale ed europeo (e anche in Italia si conferma tale tendenza), accanto alle preoccupazioni per la problematiche economiche nazionali e mondiali s’aggiunge la tensione per gli aumenti quotidiani dei prezzi di utility, benzina e trasporti.
In Italia, in particolare, malgrado la crescente attività promozionale e l’aumento di quota delle marche private, il largo consumo si conferma il settore su cui i cittadini concentrano di più la propria attenzione.
I consumatori più fiduciosi? In Sudamerica
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